Dichiarazione di Michele De Lucia, tesoriere di Radicali italiani, e Alessandro Massari, membro della Direzione nazionale di Radicali italiani
I parlamentari radicali (primo firmatario Marco Beltrandi), e Radicali Italiani, sin dall'inizio della legislatura in corso hanno proposto soluzioni concrete per dare liquidità e ossigeno e ai cinque milioni di "produttori di posti di lavoro". Oggi, in seguito ai dati che l'ABI ha reso noti i dati sulla moratoria dei debiti - diecimila domande accolte su sedicimila richieste, immettendo 5,5 miliardi di € di liquidità aggiuntiva fondamentali per superare la crisi in corso- abbiamo avuto conferme importanti dalle colonne del più importante quotidiano economico. I prossimi risultati saranno resi noti in settembre e riguarderanno il 95% delle PMI.
Per superare la recessione e la scarsa liquidità si devono adottare tutte le misure straordinarie ed urgenti possibili e finalmente pare che governo, Abi e le maggiori associazioni di categoria abbiano ragionato su possibili misure ulteriori da adottare come la ristrutturazione dei debiti di imprenditori che hanno subito ritardi nei pagamenti.
I militanti di Radicali italiani, in collaborazione con la CGIA di Mestre, l'associazione spontanea di imprenditori "Imprese che resistono" e Radio Radicale, saranno in strada per tre giorni, dal 17 al 19 luglio, per raccogliere le firme di cittadini, imprenditori, lavoratori, a sostegno dell'appello al governo Monti "Liquidità alle imprese, più ossigeno al paese". Negli stessi giorni, gli stessi militanti saranno impegnati a informare i cittadini sull'iniziativa "Amnistia subito!" e sui quattro giorni di nonviolenza, sciopero della fame e silenzio (v. il sito www.amnistiasubito.it).
L'obiettivo dell'appello per le PMI e l'occupazione è ottenere:
- misure spalmadebiti per la ristrutturazione dei debiti delle imprese sane;
- recepimento della direttiva UE sul ritardo nei pagamenti;
- Iva per cassa;
- riduzione delle penali di Equitalia per le imprese in difficoltà a causa dei ritardati pagamenti.
L'appello può essere sottoscritto anche on-line, alla pagina:
http://www.radicali.it/appelloimprese.
P.s. non ci risulta che esistano divieti di legge o impossibilità materiali che impediscano di sottoscrivere l'appello al neo-Presidente di Confindustria, Squinzi, né per gli emeriti Presidenti di Confindustria stessa, né per la Segretaria della Cgil, Susanna Camusso. Saremo felici di raccogliere le loro firme, se ne manifesteranno l'intenzione: sarebbe finalmente una inversione a "U" rispetto alla politica della concertazione tra corporazioni con intermediazione statale che ha "massacrato socialmente" il nostro Paese.
Roma, 16 luglio 2012
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