tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/07/18/la-ricerca-ene-da-esempio/
Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole, nel 2010 gli investimenti mondiali in ricerca e sviluppo nel settore energetico hanno raggiunto i 65,2 miliardi di dollari, con un incremento del 7,2% rispetto all'anno precedente.
Il dato è riportato nel Rapporto 2012 sull'innovazione energetica realizzato dall'Istituto per la competitività (I-Com), che evidenzia lo slancio con cui molti Paesi (soprattutto Cina e Giappone per quantità di risorse impegnate e Corea del Sud per numero di brevetti depositati) si stanno attrezzando per rispondere alle sfide globali dell'energia.
Uno slancio che invece non si registra in Italia, la cui posizione nel 2011 è ulteriormente regredita nel panorama internazionale, con investimenti di circa 1,2 miliardi di dollari nel 2011, pari a una riduzione del 4,9% rispetto all'anno precedente.
Tuttavia, se le cifre testimoniano un certo arretramento delle posizioni italiane, il giudizio complessivo sul nostro Paese è più articolato e meno fosco se si guardano la qualità della spesa e le aree di eccellenza.
Ne rappresenta un esempio l'innovazione portata avanti da Enel, testimoniata da numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali lo stesso rapporto sull'innovazione di I-Com.
"L'innovazione è da sempre la risposta migliore alle sfide del futuro – ha sottolineato in occasione della presentazione del rapporto il responsabile innovazione Enel, Josè Arrojo – Per questo il nostro Gruppo è impegnato da anni a sviluppare soluzioni sempre più all'avanguardia per rendere la generazione e le distribuzione di energia elettrica più efficiente e sostenibile e per offrire ai nostri cliente prodotti e servizi avanzati. Questo impegno si traduce in oltre 100 milioni di euro l'anno di investimenti in Ricerca & Sviluppo, in una nuova organizzazione aziendale per affrontare in modo più attivo le sfide future e sviluppare nuove tecnologie per essere sempre all'avanguardia nel settore".
Pur in presenza di una congiuntura economica sfavorevole, nel 2010 gli investimenti mondiali in ricerca e sviluppo nel settore energetico hanno raggiunto i 65,2 miliardi di dollari, con un incremento del 7,2% rispetto all'anno precedente.
Il dato è riportato nel Rapporto 2012 sull'innovazione energetica realizzato dall'Istituto per la competitività (I-Com), che evidenzia lo slancio con cui molti Paesi (soprattutto Cina e Giappone per quantità di risorse impegnate e Corea del Sud per numero di brevetti depositati) si stanno attrezzando per rispondere alle sfide globali dell'energia.
Uno slancio che invece non si registra in Italia, la cui posizione nel 2011 è ulteriormente regredita nel panorama internazionale, con investimenti di circa 1,2 miliardi di dollari nel 2011, pari a una riduzione del 4,9% rispetto all'anno precedente.
Tuttavia, se le cifre testimoniano un certo arretramento delle posizioni italiane, il giudizio complessivo sul nostro Paese è più articolato e meno fosco se si guardano la qualità della spesa e le aree di eccellenza.
Ne rappresenta un esempio l'innovazione portata avanti da Enel, testimoniata da numerosi riconoscimenti internazionali, tra i quali lo stesso rapporto sull'innovazione di I-Com.
"L'innovazione è da sempre la risposta migliore alle sfide del futuro – ha sottolineato in occasione della presentazione del rapporto il responsabile innovazione Enel, Josè Arrojo – Per questo il nostro Gruppo è impegnato da anni a sviluppare soluzioni sempre più all'avanguardia per rendere la generazione e le distribuzione di energia elettrica più efficiente e sostenibile e per offrire ai nostri cliente prodotti e servizi avanzati. Questo impegno si traduce in oltre 100 milioni di euro l'anno di investimenti in Ricerca & Sviluppo, in una nuova organizzazione aziendale per affrontare in modo più attivo le sfide future e sviluppare nuove tecnologie per essere sempre all'avanguardia nel settore".
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