COMUNICATO STAMPA
Anche se, data la realtà geo-sociale di Milano, soltanto una politica
interregionale può portare a livelli accettabili l'inquinamento
atmosferico
COLOMBO CLERICI: UNA TARIFFA (MODICA) SUL TRAFFICO PRIVATO DELL'INTERO
TERRITORIO COMUNALE
Milano, 28 gennaio 2011-
Una tariffa (modica)per la circolazione stradale a carico di tutti i mezzi privati a motore a scoppio – compresi moto e motorini grandi inquinatori – ed applicabile sull'intero territorio comunale; le risorse così ricavate vanno utilizzate esclusivamente per iniziative atte a potenziare i trasporti pubblici e ad abbattere l'inquinamento atmosferico.
Questa la proposta del
Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici che rinnova la
posizione sostenuta da anni dall'associazione dei proprietari immobiliari.
"Il provvedimento – sostiene Colombo Clerici – è ormai improrogabile
perché tutto quanto fatto finora non ha dato i risultati sperati, pur
riconoscendo alle pubbliche amministrazioni locale e regionale di
avere ottenuto importanti risultati facendo il possibile – anzi,
senz'altro, di più di quanto facciano altre pubbliche amministrazioni
italiane ed europee e più di quanto imponga la legge nazionale – per
contenere l'inquinamento dell'aria con provvedimenti che hanno costi individuali altissimi per i cittadini e per i proprietari di casa in
particolare: targhe alterne, chiusura al traffico delle domeniche, divieto di circolazione per i veicoli più vecchi, sostituzione delle caldaie anche se perfettamente funzionanti, con obbligo di dotare i
singoli termosifoni di valvole termostatiche, ecopass, normative
energetiche e relative certificazioni, oneri fiscali relativi al sostegno alle opere di miglioria degli edifici sul piano energetico e per incentivare l'installazione di fonti energetiche alternative ecc.
Purtroppo senza che tutto questo riesca a far rientrare la qualità
dell'aria di Milano nei limiti imposti dalle normative europee ( calibrate, invero, su parametri inadatti alla situazione di molte
aree della nostra regione)".
Purtroppo Milano è all'interno del "catino" della Val Padana
delimitato dalle Alpi e dagli Appennini, che riduce una adeguata ventilazione; non ha, nel territorio urbano e in quello circostante, grandi spazi vuoti, ne'
aree salvaguardate naturalmente quali sponde marine, o laghi, fiumi,
boschi che permettano un'agevole smaltimento dell'inquinamento.
In città e nell'hinterland si concentra una delle più elevate percentuali di inquinante traffico privato d'Europa, causato da una infelice distribuzione urbanistica che costringe centinaia di migliaia di persone a mettersi in viaggio per raggiungere il posto di lavoro.
"Con questa realtà geo-sociale – conclude Colombo Clerici - soltanto una politica interregionale di lungo respiro, programmata per aver
esito negli anni e non valutata nell'immediato, potrebbe riportare a
livelli accettabili lo smog di Milano, che d'altronde sono diminuiti
notevolmente negli ultimi decenni.
Ma qualcosa si può fare subito.
Ecco il perché della nostra proposta".
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