La Spezia,lì 22 Gennaio 2011
Spettabile Redazione,
di seguito Vi trasmetto un breve comunicato stampa con alcune
riflessioni sulla "Giornata della Memoria " del 27.01.2011.
Nel ringraziarVi pe rl aVs. attenzione,colgo l'occasione per
salutarVi distintamente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232
FERRAIOLI (IDV):27 GENNAIO 2011-GIORNATA DELLA MEMORIA- IL RICORDO VA SCOLPITO NELLE MENTI DEI NOSTRI FIGLI.
Il 27 gennaio è la "Giornata della Memoria", giornata di commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo,del fascismo, dell'Olocausto ed in Onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati. "Ricordare e far Ricordare" è un dovere sacrosanto al quale nessuno si può e si deve sottrarre. "Ricordare e far Ricordare" che nei campi di sterminio hanno trovato la morte Ebrei, Testimoni di Geova, Omosessuali, Zingari e Dissidenti, Uomini, Donne e Bambini che non avevano altra colpa che quella di Esistere. Spesso purtroppo la "Giornata della Memoria" può apparire come una parata di frasi fatte e ripetute all'infinito quasi come una litania senza senso.Ma anche questo è ricordare. La "Giornata della Memoria" dovrebbe accompagnarci ogni giorno della nostra vita come un dovere morale inalienabile e dovrebbe essere sempre presente nelle azioni di ognuno di noi. Spesso la politica e purtroppo anche la gente comune si lascia andare a frasi o atteggiamenti ostili verso coloro considerati diversi da noi, per nazionalità, religione, sesso o idee politiche e ricordare vuol dire ricordare che non moltissimi decenni fa tutto iniziò così. Tutti noi deprechiamo quegli atti e quei momenti storici infami ed allora è nostro dovere costruire una società dove fatti del genere non possano e non debbano più accadere. I giovani restando lontani da eccessi di fanatismo, devono rivolgere lo sguardo alle fotografie che ritraggono le vittime e gli scampati ai campi di sterminio, leggendo la storia ed immedesimandosi in quelle famiglie, quegli anziani, quei bambini che hanno subito quelle indicibili umiliazioni per moltissimi concluse con la morte affinchè il Ricordo ed il dovere di "Ricordare e far Ricordare" penetri nel proprio codice genetico e si trasferisca positivamente nelle Generazioni future. La "Giornata della Memoria" non è una festa di allegria ma è un momento di Preghiera, di Meditazione e di Riflessione che deve sentire unita tutta la popolazione del nostro Paese e deve ricordarci che deve essere un imperativo quello di "Ricordare e far Ricordare" scolpendolo in forma indelebile nelle nostre menti ed in quelle dei nostri figli affinchè ciò non accada mai più.
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