Roma, 13 dicembre 2015 - "Come volevasi dimostrare. Il governo non è riuscito a sbrogliare il nodo Sistri, nonostante le tante belle dichiarazioni e l'esigenza definita incontrovertibile di avere una tracciabilità dei rifiuti. Ecco spuntare in Stabilità un emendamento che allunga di un anno la vita del contratto a Selex. A questo punto, dato che i tempi per la nuova gara c'erano, pensiamo che non sia incompetenza, ma malafede e necessità di dare un altro anno di respiro a Selex e quindi a Finmeccanica». È il commento della deputata Patrizia Terzoni, M5S in Commissione Ambiente che ha recentemente presentato un'interrogazione proprio su questo, denunciando la lentezza del governo sulla nuova procedura di appalto. Senza contare i nodi che non sono mai stati affrontati, come lo spostamento del cervello tecnologico del sistema, che si trova incorporato nello stabile privato di Selex a Roma.
«Sono migliaia le imprese che subiscono da anni disservizi e maggiori costi a causa di un sistema che non funziona. Chiediamo che la Selex sia quantomeno obbligata a prevedere miglioramenti tecnologici, cioè il superamento delle chiavette usb e delle blackbox, che rendono obsoleto l'attuale sistema e che slittino anche le sanzioni durante quest'ennesima proroga».
«Sono migliaia le imprese che subiscono da anni disservizi e maggiori costi a causa di un sistema che non funziona. Chiediamo che la Selex sia quantomeno obbligata a prevedere miglioramenti tecnologici, cioè il superamento delle chiavette usb e delle blackbox, che rendono obsoleto l'attuale sistema e che slittino anche le sanzioni durante quest'ennesima proroga».
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