Il testo del Ttip è arrivato in Italia presso la sede del ministero degli Esteri ma nessuno ve l'ha ancora mai detto. A parte noi, mentre leggete in questo momento. Lo abbiamo appreso all'interno del 'Palazzo del potere' dopo settimane che chiedevamo di sapere dove fosse la fantomatica 'sala di lettura', annunciata dalla Commissaria Ue, Cecilia Malmstrom, lo scorso 26 novembre durante l'audizione in diretta streaming con alcune commissioni parlamentari. In quell'occasione la Malmstrom aveva promesso che entro un paio di settimane presso la sede del ministero degli Esteri di ogni paese Ue sarebbe stata disponibile una copia del Ttip.
Da quel giorno non si è saputo più nulla, nonostante le tante sollecitazioni per portare finalmente alla luce il testo di un accordo commerciale transatlantico i cui negoziati da tre anni si svolgono nella più totale segretezza. Oggi, mentre il Consiglio Ue ne parla per accelerarne la conclusione, abbiamo scoperto che il testo è arrivato alla Farnesina. Perché il Governo non tira fuori i documenti? Perché non li ha resi subito accessibili all'opinione pubblica? Quali interessi difende l'Esecutivo? Quelli dei cittadini o quelli delle lobby che grazie al Ttip potranno fare causa ad uno Stato, davanti ad un organismo sovranazionale, se questo fa una legge che va contro i loro interessi economici.
Eppure si tratta di un accordo commerciale che metterà in discussione non solo la sovranità nazionale per il bene delle multinazionali ma anche la nostra salute, l'ambiente, e il nostro made in Italy perché gli standard di sicurezza alimentare molto probabilmente saranno rivisti al ribasso per adeguarli a quelli degli Stati Uniti. Ma questo ovviamente non possiamo verificarlo con certezza, visto il Ttip resta tuttora blindato. E forse è proprio per le porcate che contiene che continuano a tenercelo segreto.
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