Da: avv. Eugenio Gargiulo (eucariota@tiscali.it)
Se l' avvocato non fattura la pratica con l'assicurazione può scattare accertamento fiscale automatico !
L'avvocato che riceve il compenso a seguito delle pratiche di sinistro stradale con l'assicurazione e poi non emette la parcella, può essere preda di un facile accertamento fiscale. Infatti, secondo una recentissima ordinanza della Cassazione, è legittimo l'accertamento a carico del legale occupatosi di infortunistica anche se l'accertamento viene effettuato solo sulla base delle ricevute dei compensi rinvenute dalla Guardia di finanza presso le compagnie di assicurazione. ( in tal senso Cass. ord. n. 3445 del 14.02.14.)
Nel caso di specie, dagli accessi della Guardia di finanza presso le compagnie di assicurazione erano emerse, a carico di un legale, delle parcelle e un reddito superiore rispetto a quanto dichiarato da questi. Sulla base di questi dati l'amministrazione finanziaria ha emesso l'accertamento.
Secondo
Tale presunzione semplice genera l'inversione dell'onere della prova, trasferendo al contribuente l'impegno di dimostrare che il dato di fatto sul quale essa si fonda non corrisponde alla realtà. Sarà quindi l'avvocato a dover dare prova contraria in merito agli emolumenti ricevuti e al reddito dichiarato: prova tutt'altro che agevole se la finanza ha rinvenuto presso la compagnia le ricevute.
Foggia, 18 febbraio 2014 Avv. Eugenio Gargiulo
Nessun commento:
Posta un commento