Venerdì 4 Ottobre 2013
ore 18
presso la Libreria Bocù
Galleria Mazzini -
Vicolo Samaritana 1/B - Verona
presentazione della raccolta di versi
Campanotto, Udine 2012
di Giancarlo Micheli
interverranno:
Alessandro Assiri e
L'Autore
Giancarlo Micheli è nato a Viareggio il 3 febbraio 1967. Si dedica alla scrittura, in versi e in prosa, da oltre vent'anni. Ha pubblicato tre romanzi: Elegia provinciale (Baroni, Viareggio 2007; seconda edizione Fratini, Firenze 2013), Indie occidentali (Campanotto, Udine 2008; premio internazionale "Nuove Lettere", XXII edizione), La grazia sufficiente (Campanotto, 2010). Ha pubblicato, inoltre, le raccolte di versi Canto senza preghiera (Baroni, 2004), Nell'ombra della terra (Gabrieli, Roma 2008) e La quarta glaciazione (Campanotto, 2012). Suoi versi figurano nelle antologie L'ora d'aria dei cani (Baroni, 2003), Altramarea – poesia come cosa viva (Campanotto, 2006), Atti di Altramarea e Argonauti nel Golfo degli Dei (Arcipelago, Milano 2010), L'evoluzione delle forme poetiche (Kairós, Napoli 2013), e su alcune riviste letterarie: Poesia di Crocetti, Pagine, NLE, The Waters of Hermes, Isla negra, Il Convivio, Levure littéraire, La Urraka. Suoi articoli e saggi sono comparsi sulle riviste Zeta, La Mosca di Milano, Il Convivio, Erba d'Arno e nei volumi Percy B. Shelley – il cuore e l'ombra viva (Pezzini, Viareggio 2007) e Il Mito nel Novecento letterario (Limina Mentis, Monza 2012).
è stato scritto della poesia dell'Autore:
L'opera di Giancarlo Micheli si propone come poesia sperimentale, che mantiene un interesse per il senso, per la poeticità, per il plurilinguismo. Rientra in una poesia estremamente interessante di cui in pochi oggi in Italia hanno dato dei frutti, ovvero una linea sperimentale che mantiene un senso nella poesia, in cui l'esperimento non è solo fine a se stesso. [leggi tutto]
Giuseppe Manitta
La parola poietica di Micheli mantiene pressoché sempre un ritmo majakovskiano di battaglia - contro l'opacità del mondo comune, il degrado della poesia a letteratura esangue, il potere ottenebrato e ottenebrante - opportunamente intercalato dalla dolcezza luminosa di immagini surreali e delicate, che dischiudono varchi di serica e vellutata bellezza e armonia, e seminano la giusta dose di utopia a partire dall'inquietudine apocalittica di chi è consapevole di trovarsi nel mezzo di una decadenza civile e umana contro cui è necessario battersi. [leggi tutto]
Angelo Tonelli
In senso opposto rispetto alla riconduzione del linguaggio lirico all'andamento prosastico che sembra contraddistinguere molte esperienze della contemporaneità poetica, Micheli punta alla ricerca di un linguaggio non certo ermetico né "puro" (alla Mallarmé) ma sicuramente terso e liberato dalle incrostazioni più esacerbate, incitate e infette del consumo linguistico corrente. […] Nelle cinque sezioni che costituiscono il tessuto lirico-descrittivo della poesia di Micheli, i diversi momenti che costituiscono il suo progetto di lettura del mondo che lo circonda si intrecciano e si articolano tessendo una tela di rimandi morali e di accensioni intime fino a rendere il loro ritmo incalzante e continuo come le onde del mare. [leggi tutto]
Giuseppe Panella
L'impressione generale è quella di trovarsi al cospetto di una mente multiversa nell'isocrono istante in cui qualcosa coglie la sua attenzione, una mente che indaga le iperboli del ragionamento come i lapilli di un fuoco d'artificio indagano l'oscurità, contemporaneamente a raggiera, che si fa fontana luminosa, tuttavia per lo più razionalmente disillusa, nella caducità del suo splendore che pure non è per nulla vano, in quanto capace di determinare ed acclarare fulgidi e compiuti esempi, nel senso iconografico del termine. [leggi tutto]
Marco Baiotto
L'indagine va quindi operata testo per testo, per le numerose assonanze e analogie. Qui, si direbbe, interviene anche la rima – cfr. i sonetti della sezione Res accendent lumina rebus – con sottigliezze sonore, come la non comune rima siciliana in Psicagogiche rime (sconto | punto). [leggi tutto]
Luciano Nanni
Con l'autentica vocazione di scrittore fine e sensibile, sempre rivolta alla ricognizione dei profili di base, nascosti dentro l'apparenza delle cose, Giancarlo Micheli, cesellatore di immagini e di personaggi, diventa costruttore di lievitate memorie di vicende, non facili a scoprirsi a occhio nudo, come il profumo dei fiori sperduti nei monti. [leggi tutto]
Federico Gabrieli
Nessun commento:
Posta un commento