Ogni italiano dovrebbe spendere all'anno oltre 40 milioni di euro per sostituire il proprio consumo di carne naturale con quello in provetta che sembra peraltro dare sensazioni di gusto ben lontane dal prodotto originale. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione del test di cottura e degustazione in uno studio televisivo a Londra del primo hamburger realizzato grazie alle cellule staminali di un mucca, sviluppate in vitro. Il consumo annuale di carne bovina in Italia - sottolinea la Coldiretti - è pari a 23 chili per un totale di 1,3 milioni di tonnellate al di sotto dei valori fatti registrare in Francia dove i consumi totali sono pari a circa 1,7 milioni di tonnellate. Sostituire totalmente il consumo di carne naturale con quella artificiale costerebbe all'Italia una cifra improponibile senza peraltro trovare il consenso dei cittadini che in 3 casi su 4 (73 per cento) hanno paura delle manipolazioni genetiche in laboratorio, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Eurobarometro. La realtà è che, nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche sugli effetti benefici delle nuove modificazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersalmone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche), rimane giustamente elevato - sostiene la Coldiretti – il livello di scetticismo dei cittadini. Per questo, come hanno dimostrato le esperienze del passato a partire dalla mucca pazza (Bse), le innovazioni in un settore come quello alimentare, particolarmente esposto ai rischi per la salute, devono percorrere - conclude la Coldiretti - la strada della naturalità e della sicurezza.
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