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l'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) ha messo a punto un vademecum per aiutare i pazienti a orientarsi nella scelta del chirurgo plastico. In allegato un'infografica
Grazie e buon lavoro,
Silvia
COMUNICATO STAMPA
Come scegliere il chirurgo plastico? I 6 aspetti da valutare
«Non lasciatevi abbindolare da offerte e prezzi scontati, ma considerate altri fattori». I consigli dell’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) per orientarsi nella scelta del professionista a cui rivolgersi per un intervento di chirurgia estetica
Offerte speciali, affari imperdibili o occasioni da cogliere al volo per non perdere lo sconto. La chirurgia e la medicina estetica sono ormai un vero e proprio business, in cui spesso il prezzo più basso fa passare in secondo piano altri aspetti, ben più importanti, che è doveroso considerare nel momento in cui si sceglie lo specialista. «Una scelta avventata o fatta con i criteri sbagliati potrebbe influenzare il risultato e peggiorare, anziché migliorare, la situazione attuale» evidenzia Luca Siliprandi, vice presidente dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe).
La prima cosa da fare è verificare che il medico a cui ci si rivolge sia un chirurgo plastico specialista: «In Italia tutti i medici possono eseguire interventi di chirurgia plastica, ma ovviamente nessuno vorrebbe che un ginecologo ci rifacesse il naso o che un dentista si occupasse dell’aumento del seno. La specializzazione in chirurgia plastica garantisce che il medico, dopo i 6 anni di Medicina, abbia studiato la materia per altri 5 anni» afferma Siliprandi.
In secondo luogo, bisogna verificare che lo specialista al quale ci si rivolge abbia esperienza. «Non si tratta di scegliere un vestito o un taglio di capelli, ma un medico che modificherà definitivamente il nostro aspetto – aggiunge Siliprandi -. Il paziente dovrebbe informarsi sulla formazione del dottore, sul suo aggiornamento e sull’esperienza che ha nell’intervento in questione. È facile oggi tramite internet verificare se il “dottor X” è presente a congressi e a corsi di approfondimento scientifico. Per quanto bravo, un chirurgo che non segue l’evolvere di una disciplina in continua evoluzione rimane spesso ancorato a schemi vecchi e obsoleti».
Terzo punto è capire il gusto e la sensibilità estetica del medico «Bisogna approfondire con lui le ipotesi di risultato attraverso immagini, schemi, fotografie in modo da comprendere se ciò che viene proposto si accorda con i desiderata del paziente, mentre chiedere di vedere fotografie di pazienti già operati non rappresenta una scelta particolarmente utile. Per una migliore comunicazione è più utile ricorrere alla previsualizzazione del risultato attraverso un’elaborazione al computer» aggiunge Mario Pelle Ceravolo, presidente di Aicpe.
Una volta accertate le qualità del chirurgo, è necessario verificare in quali strutture opera. «Il rischio operatorio aumenta se la struttura sanitaria non si distingue per l’igiene, la dotazione strumentale, l’organizzazione del personale e la validità dell’anestesista» aggiunge Pelle Ceravolo.
Quinto punto, capire se quel medico ispira fiducia. «È una questione di feeling interpersonale, ma è importante sentirsi a proprio agio con il chirurgo plastico che si sceglie. Bisogna essere certi di poter parlare con lui apertamente delle proprie preoccupazioni ed è importante capire se accanto all’uomo di scienza c’è un essere umano capace di mettersi nei nostri panni, di capire i nostri problemi e di aiutarci a risolverli» continua Pelle Ceravolo.
Bisogna infine sapere che la gran parte dei chirurghi plastici sono iscritti a specifiche associazioni. Aicpe è l’unica associazione cui aderiscono solo medici che si dedicano esclusivamente o principalmente alla chirurgia estetica: per diventare soci è necessario passare attraverso una rigida selezione. Fra i requisiti, la verifica di una significativa esperienza nel campo della chirurgia plastica e di una caratura etica garantita dalla conoscenza di almeno due membri di Aicpe.
«In conclusione, nella scelta del chirurgo plastico, è importante considerare diversi fattori e non basarsi unicamente sul prezzo o sulle offerte speciali. Bisogna ricordare che tutti possono comprare un annuncio pubblicitario, ma questo non è garanzia di qualità» concludono da Aicpe.
AICPE: L'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), la prima in Italia dedicata esclusivamente all'aspetto estetico della chirurgia, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE, che è gemellata con l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, hanno aderito oltre 200 chirurghi in tutta Italia. Membri di Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, che aderiscono a un codice etico e di comportamento da seguire fuori e dentro la sala operatoria. L'associazione ha elaborato e pubblicato le prime linee guida del settore, consultabili sul sito internet, in cui si descrive il modus operandi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici in diversi modi: disciplinando l'attività professionale sia per l'attività sanitaria, sia per le norme etiche di comportamento; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica.
Ufficio stampa Aicpe: Eo Ipso
Info: Silvia Perfetti cel. 346 9488777 mail sperfetti@eoipso.it
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