COMUNICATO STAMPA
Gabriele Chiurli (Democrazia Diretta): "No all'inceneritore di Case Passerini. Sì a impianti più piccoli a ossicombustione che non inquinano"
"Sono contrario a un impianto vecchio come quello che Hera con Quadrifoglio vuole realizzare in zona Case Passerini, a pochi chilometri da Firenze, con una tecnologia che non ha nulla di innovativo, che inquina, esoso nelledimensioni e nei costi, e con un impatto di circa 300 camion al giorno che ipoteca per i prossimi 15-20 la qualità della vita degli abitanti di Firenze e della Piana fiorentina, per non parlare degli effetti sulla salute".
Alla vigilia dell'assemblea pubblica organizzata per domani sera (alle 21) al Parterre a Firenze da MammeNoInceneritore, il gruppo di mamme e babbi che "hanno a cuore la salute dei propri figli", Gabriele Chiurli,candidato a governatore della Toscana per Democrazia Diretta, anticipa, prima dell'incontro a cui parteciperà domani, la propria posizione sul tema inceneritore.
Contrario all'impianto che il consorzio Hera andrà a realizzare tra Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, in un'area che è conosciuta come il triangolo della morte perché incuneata tra autostrada, aeroporto, discarica e futuro inceneritore, Chiurli parla di un altro sistema di incenerimento: la tecnologia di ossicombustione già utilizzata nella distruzione di rifiuti pericolosi industriali e che ha all'attivo 6 brevetti internazionali. E prende posizione:
"Sulla base della quantità di rifiuti che dovranno essere bruciati, i Comuni dovrebbero fare un ragionamento su impianti di più piccole dimensioni. In quello a ossicombustione si parla di flameless tecnology, il processo di combustione senza fiamma, con residui organici migliaia di volte inferiori ai limiti di legge ed emissioni in atmosfera limitate a vapore acqueo e anidride carbonica. Inoltre un impianto a biomasse è 50 volte più piccolo e costa intorno ai 20 milioni di euro contro i 100-120 milioni di euro di quello di Case Passerini e gli elevati costi di manutenzione che saranno a carico della sempre oramai nota collettività".
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