BRACCIANO, DISCARICA DI CUPINORO: TUTTI SAPEVANO
Bracciano, 13 febbraio 2015: Si apprende dalla lettera pubblica dell’amministratore unico della Bracciano Ambiente, avv. Marcello Marchesi, datata un anno fa circa, che, quanto ammesso dal sindaco Giuliano Sala il 9 febbraio scorso e pubblicato sul sito del Comune di Bracciano, è noto da anni ai responsabili degli organi istituzionali. Da anni si conosceva la situazione della gestione della Bracciano Ambiente, della discarica di Cupinoro, del problema dei fondi vincolati alle operazioni di messa in sicurezza e gestione del post-mortem, utilizzati senza autorizzazione. Tutti sapevano, ma cosa si è fatto?
Siamo venuti a conoscenza che la lettera di Marchesi, datata 19 marzo 2014, aveva provocato la denuncia di un cittadino di Bracciano, consegnata in data 24.03.2014 al Procuratore capo di Civitavecchia, Dott.Gianfranco Amendola. Nella denuncia si faceva riferimento tra l’altro a un’ “amministrazione foriera di disastro ambientale reiterato negli anni”. Questa denuncia oggi risulta stralciata nel fascicolo rgnr 14323/13/44.
Due giorni dopo, il 26 marzo, il PM Alessandro Gentile la reinvia ad Amendola scrivendo “sembrerebbe profilarsi ben più gravi reati di natura ambientale” … “ben più grave del disastro ambientale”. Ma cosa c’è di più grave di un disastro ambientale?
Sappiamo, almeno per chi segue i consigli comunali, che sin dal 2009 le numerose denunce del consigliere dell’opposizione, Armando Tondinelli, che parlavano anche di questo, sono state portate come questioni pregiudiziali in tutti i consigli in cui si approvava il bilancio, quindi a conoscenza di tutti i consiglieri. Le stesse denunce sono state inviate alla Corte dei Conti e alla procura della Repubblica di Civitavecchia.
Si tratta di reati contro gli interessi primari di Ambiente, Territorio e Salute Pubblica.
Quanto ha ammesso il sindaco Sala pochi giorni fa era risaputo da anni da parte di tutti i responsabili pubblici. Come mai gli enti pubblici interloquiscono tra loro ma nessuno scrive in Procura? Perché, negli indirizzi della lettera del sindaco Sala, manca quello della procura?
Una situazione nota a tutti fin dal 2004, fin dall’ordinanza del sindaco Negri n.23 del 15/4/04 notificata a SEL (il vecchio gestore della discarica), Prefettura, Regione Lazio, Provincia di Roma, ASL RMF, Agenzia Regionale Protezione Ambientale, Carabinieri di Bracciano, NOE di Roma, Procura di Civitavecchia, Polizia Municipale.
Alla quale è seguita l’ordinanza 24 del 17/4/2004 (messa in sicurezza e emergenza) con notifica ai precedenti indirizzi e a cui si aggiunge l’Università Agraria di Bracciano.
Ancora il presidente della Bracciano Ambiente Baroni e il sindaco Sala il 23/4/2008 prot.434 chiedono al presidente della Regione Lazio Marrazzo e all’assessore al Bilancio della Regione, Luigi Nieri, di abbonare l’ecotassa dovuta, per destinarla “alle operazioni di riqualificazione ambientale durante le fasi del post mortem dell’invaso”. E ancora “si richiama particolare attenzione … alle problematiche relative al finanziamento della gestione post mortem degli impianti”.
Il 4 luglio 2008: sempre Sala e Baroni riscrivono al Presidente Marrazzo, a Nieri, al commissario delegato all’emergenza ambientale nel Territorio della Regione Lazio, Stefano La Porta, e al prefetto di Roma Carlo Mosca “…gli elementi di cui sopra evidenziano un crescente timore per il futuro dell’impianto di discarica …costituiranno un’area di crisi occupazionale con inevitabile interruzione di pubblico servizio con susseguente impatto sull’ordine pubblico e sulla salute!”. E così via fino ai nostri giorni.
Ora la discarica è ancora ufficialmente attiva, una collina di rifiuti che continua a riempirsi di biogas e percolato, con minaccia di disastro ecologico, dopo che la Bracciano Ambiente, nel dicembre scorso, ha dichiarato di non essere più in grado di occuparsene. Quanto durerà questa agonia prima che venga richiesto il decreto di chiusura per dare il via alla nuova fase ufficiale di post-mortem?
E’ dimostrato che tutti sapevano. Perché non sono intervenuti?
Ass. Salviamo Bracciano
In allegato la lettera dell’A.U. Marchesi del 19-3-2014
L’articolo di Terzo Binario: http://www.terzobinario.it/cupinoro-avrebbe-retto-economicamente-interrando-allinfinito-rifiuti/63103
Associazione Salviamo Bracciano
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