Presidio No discarica Divino Amore. Zingaretti prenda atto che è la democrazia ad aver detto no a Falcognana
ROMA, 23 settembre 2013 - Il Presidio No Discarica Divino Amore liquida seccamente le parole del governatore del Lazio che, questa volta, con una retorica paternalistica di bassissimo profilo si scomoda ad agitare lo spettro del populismo, o meglio, di paure ingiustificate che sarebbero cavalcate dal populismo.
"Al governatore - aggiunge il Presidio - replichiamo che qui non si tratta di populismo ma di legittima difesa di una comunità che sta lottando per quanto c'è di più sacro e inviolabile, ovvero la salvaguardia dell'ambiente e il diritto al futuro degli abitanti. Al governatore Zingaretti non è bastato la manifestazione di oltre 15 mila persone per comprendere che è la gente a dire 'no' a Falcognana. Evidentemente la parola democrazia non fa parte del suo vocabolario visti i reiterati e già denunciati comportamenti dispotici messi in atto".
"Nel merito - precisa il Presidio - il governatore e la sua giunta sono portatori di politiche pubbliche sterili che contrasteremo sempre e dovunque. Politiche che sono causa di danni ambientali irreversibili e irreparabili a cui presto dovrà dar conto. Sul comitato di controllo, abbiamo già risposto al suo assessore. Oggi sembra una barzelletta, se non uno specchietto per le allodole. Una roba del genere sarebbe comica se non fosse drammatica".
"Zingaretti prenda atto che la primavera a Roma è cominciata il 21 settembre e che la nascita del l'Assemblea popolare costituente per l'Ambiente e la difesa dei diritti con oltre 10.000 partecipanti imprime una svolta storica per la tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e della biodiversità, in vista dell' affermazione di un'autentica giustizia ecologica. Sappia Zingaretti che Il Presidio non fa nessun passo indietro. La discarica a Falcognana non passerà mai. Anzi, si preoccupi il governatore di verificare tutte le autorizzazioni pregresse e rilasciate per le attività dell'esistente discarica. Il modello autoritario, antidemocratico e privo di qualsiasi trasparenza, tipico della sua azione su Falcognana, non ci spaventa, anzi , ci rafforza nel convincimento di essere interpreti di una battaglia giusta e come tale doverosa e irrinunciabile".
"Se come sembra è una prova di forza quella che cerca il governatore gliene daremo occasione il 30 settembre, quando di fronte al presidio vedrà un muro di gente contro la nuova Malagrotta. Migliaia di persone - conclude il Presidio - per sfiduciare una politica ormai moribonda e soprattutto lontana anni luce dalla gente".
ROMA, 23 settembre 2013 - Il Presidio No Discarica Divino Amore liquida seccamente le parole del governatore del Lazio che, questa volta, con una retorica paternalistica di bassissimo profilo si scomoda ad agitare lo spettro del populismo, o meglio, di paure ingiustificate che sarebbero cavalcate dal populismo.
"Al governatore - aggiunge il Presidio - replichiamo che qui non si tratta di populismo ma di legittima difesa di una comunità che sta lottando per quanto c'è di più sacro e inviolabile, ovvero la salvaguardia dell'ambiente e il diritto al futuro degli abitanti. Al governatore Zingaretti non è bastato la manifestazione di oltre 15 mila persone per comprendere che è la gente a dire 'no' a Falcognana. Evidentemente la parola democrazia non fa parte del suo vocabolario visti i reiterati e già denunciati comportamenti dispotici messi in atto".
"Nel merito - precisa il Presidio - il governatore e la sua giunta sono portatori di politiche pubbliche sterili che contrasteremo sempre e dovunque. Politiche che sono causa di danni ambientali irreversibili e irreparabili a cui presto dovrà dar conto. Sul comitato di controllo, abbiamo già risposto al suo assessore. Oggi sembra una barzelletta, se non uno specchietto per le allodole. Una roba del genere sarebbe comica se non fosse drammatica".
"Zingaretti prenda atto che la primavera a Roma è cominciata il 21 settembre e che la nascita del l'Assemblea popolare costituente per l'Ambiente e la difesa dei diritti con oltre 10.000 partecipanti imprime una svolta storica per la tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e della biodiversità, in vista dell' affermazione di un'autentica giustizia ecologica. Sappia Zingaretti che Il Presidio non fa nessun passo indietro. La discarica a Falcognana non passerà mai. Anzi, si preoccupi il governatore di verificare tutte le autorizzazioni pregresse e rilasciate per le attività dell'esistente discarica. Il modello autoritario, antidemocratico e privo di qualsiasi trasparenza, tipico della sua azione su Falcognana, non ci spaventa, anzi , ci rafforza nel convincimento di essere interpreti di una battaglia giusta e come tale doverosa e irrinunciabile".
"Se come sembra è una prova di forza quella che cerca il governatore gliene daremo occasione il 30 settembre, quando di fronte al presidio vedrà un muro di gente contro la nuova Malagrotta. Migliaia di persone - conclude il Presidio - per sfiduciare una politica ormai moribonda e soprattutto lontana anni luce dalla gente".
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