BLUE TEAM JUNIOR, NUOVO CORSO
La partita, che sarà presentata in una conferenza stampa che si terrà martedì 9 alle 11 presso la sala Juvarra del Comune di Torino in via Corte d'Appello 16, non è il primo confronto per il Blue Team Junior (come è definita la Nazionale italiana Under 19) con i "maestri" americani. L'ultima occasione è stata lo scorso anno a Roma, con la vittoria del team guidato da Jeff Scurran, coach che conosce bene l'Italia e che anche in questa occasione guiderà il coaching staff della selezione a stelle e strisce. Per la Nazionale Under 19, che a settembre ha mancato per un soffio la qualificazione agli Europei di categoria, è un passo fondamentale per la crescita di tutto il gruppo. Il nuovo head coach Paolo Borchini ha già diretto due raduni per preparare al meglio questa sfida. "Il confronto con i più forti fa sempre bene - dichiara il coach - Sappiamo che sarà una partita estremamente dura. Il gruppo è praticamente quasi tutto nuovo rispetto a quello che ha affrontato le qualificazioni europee la scorsa estate. I giocatori americani, sono molto forti, molto atletici e sono ben coperti in tutti i ruoli. Ma bisogna scendere in campo senza paura, anche perché questo sport non è fatto per chi ha paura".
MARCO VITALE, DALLA GERMANIA HA SCELTO L'ITALIA
Rinforzo importante e inatteso per l'Italia. Si tratta di Marco Vitale, atleta classe 1996 nato in Germania da due genitori italiani. Papà Cosimo e mamma Vittoria, infatti, sono emigrati nel 1990 a Osnabruck, provenienti entrambi da Brindisi. Marco Vitale per questo ha la doppia cittadinanza e gioca a Football negli Osnabrucker Tigers. Ma ha scelto di giocare per l'Italia e inizierà proprio sabato prossimo. Nonostante abbia sempre vissuto in Germania, con l'italiano siamo già un bel pezzo avanti. L'ha chiesto come regalo al padre, che lo accompagnerà in macchina, guidando per più di 1500 chilometri, per accompagnarlo a Torino. "Mi sono sempre sentito italiano e sento di poter dare tanto alla squadra nazionale - dichiara - Sono molto orgoglioso di entrare a farne parte. La mia ambizione è crescere come giocatore fino a meritarmi di poter indossare la maglia della Nazionale maggiore. Poi, perché no, anche giocare in una squadra del campionato italiano mi piacerebbe molto. Vorrei arricchirmi con tante esperienze di Football Americano e anche poter portare l'esperienza che ho fatto io in un'altra nazione nel campionato italiano".
CHI SONO GLI AMERICANI
Tanti giocatori di valore calcheranno il prato del "Primo Nebiolo". Tra i quarterback la squadra americana schiera Adam Strouss, che ha guidato la sua Episcopal Academy a un record di 10 vittorie e 0 sconfitte nel 2012, lanciando per 1064 yard e 17 touchdown e correndo per più di 900 yard, con 18 touchdown. Tra i running back da segnalare Johnny Pena, da Salpointe Catholic, che ha chiuso un 2012 da 1526 yard e 25 touchdown, e Chris Overton, da Cleveland Greenville, che ha appena chiuso un'annata con 40 ricezioni per 501 yard e 6 touchdown. Tra i kicker c'è John Chereson, da Cathedral Prep, tra i migliori della Pennsylvania e con un record di 4 field goal in una partita e 84 extra point in una sola stagione. La squadra americana è al sesto anno di attività e in passato si è già esibita anche in Giappone, Francia e Germania, tornando a casa sempre con la vittoria in tasca.
Il progetto "Global Football" si propone dal 1996 di organizzare partite di Football Americano fuori dagli Stati Uniti. Finora l'organizzazione è stata attiva in 19 nazioni differenti e per il 2013 organizzerà eventi, oltre che in Italia, anche in Finlandia, Irlanda, Francia, Grecia, Messico, Svezia e Panama. L'idea è quella di unire lo sport al turismo e alla cultura. I ragazzi americani infatti saranno in Italia già da domani e prima di sono stati a Firenze e Roma. Il presidente Patrick Steenberge dichiara: «L'Italia è sempre stata una delle destinazioni migliori per il Global Football Tour per college e high school. Siamo molto contenti di tornarci e tutti i nostri tecnici si sono impegnati molto per rendere questo viaggio speciale sia a livello sportivo sia a livello culturale».
ANTHONY BAGLIANO, SENZA BRACCIA MA CON TANTO CORAGGIO
Tra i kicker, merita un capitolo a parte Anthony Bagliano. Atleta proveniente da Eastlake North, Ohio, è affetto dalla sindrome di Holt-Oram fin dalla nascita. Anthony infatti non ha sviluppato completamente gli arti superiori e il suo cuore non può sopportare sforzi particolarmente duraturi. Nonostante ciò, si è classificato tra i migliori kicker di tutto l'Ohio e prenderà parte alla partita come ospite per entrambe le squadre.
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