Secondo un recente rapporto IEA, l'idroelettrico potrebbe raddoppiare la propria capacità installata entro il 2050, raggiungendo i 2000 GW e una produzione di 7000 TWh l'anno. Il conseguimento di tali risultati, in risposta alla richiesta di energia pulita, potrebbe evitare l'emissione nell'atmosfera di 3 miliardi di tonnellate di CO2.
Un contributo decisivo sarà rappresentato dalla crescita della fonte idroelettrica nei Paesi emergenti mercati in cui Enel Green Power ha già cominciato ad investire: come in Brasile, dove gestisce venti centrali di piccola taglia, con una capacità installata totale di 93 MW; in Costa Rica, dove ha dato il via ai lavori per la costruzione del nuovo impianto idroelettrico di Chucas, con una capacità installata di 50 MW; e in Guatemala, dove è attiva la centrale di Palo Viejo (85 MW).
Per Enel Green Power l'idroelettrico rappresenta un settore di sviluppo a livello globale, e con 2634 MW di potenza, l'energia dell'acqua rappresenta il 35% della capacità installata da EGP nel mondo.
In Nord America sono 68 gli impianti già attivi in Stati Uniti e Canada. Gli Usa, in particolare, rappresentano un mercato promettente per l'energia idroelettrica: il Dipartimento dell'energia (DOE), infatti, ha stanziato 17 milioni di dollari per finanziare progetti di ricerca e sviluppo nel settore idroelettrico tra il 2012 e il 2014.
In Italia, è recente la rimessa in esercizio, dopo interventi di adeguamento e ripotenziamento, degli impianti italiani di Pederobba e Croce del Gallo, e i lavori di ristrutturazione e potenziamento dell'impianto di Castelviero, in Veneto (5,57 MW).
Degna di attenzione è la tecnologia del mini-idroelettrico, in grado di produrre elettricità attraverso impianti di piccola taglia con scarso impatto sul territorio.
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