GAMBE IN MOSTRA
Migliorare le gambe con tecniche poco invasive:
una nuova metodica per eliminare cellulite e adiposità localizzate.
Dottor Borriello Alfredo
Milano, 11 febbraio 2010 - Gambe più belle e più snelle anche per chi non vuole sottoporsi ad interventi troppo invasivi. Ridurre la circonferenza delle gambe, tonificare la pelle, diminuire smagliature, cellulite e cicatrici retraenti: è un problema tutto femminile che interessa l'80% delle donne senza distinzione di età e costituzione. " Non è un sogno, ma oggi grazie al laser e alla Carbossiterapia è possibile" - afferma il Dottor Alfredo Borriello, direttore dell'unità operativa di Chirurgia plastica dell'Ospedale Pellegrini di Napoli.
La carbossiterapia – spiega il Dottor Borriello – è una tecnica semplice ed efficace ed ampiamente collaudata. Consiste in microiniezioni localizzate di anidride carbonica per migliorare le alterazioni del microcircolo e ad effetto drenante. Viene insufflata al di sotto del derma, attraverso una semplice puntura, una dose controllata di gas che distrugge le cellule adipose e riattiva la circolazione sanguigna deficitaria che è la causa principale della cellulite .Non è una terapia pericolosa ed il tempo e la quantità delle sedute che occorrono è un fattore estremamente individuale. Sono, però, necessarie più sedute per raggiungere maggiori risultati. L'altra novità è rappresentata dallo Smooth Shape appena approvata dalla FDA negli Stati Uniti. "Si tratta – afferma il Dott. Borriello – di una tecnologia che utilizza due differenti tipi di laser abbinati ad un massaggio connettivale ed ad un'azione di aspirazione negativa-positiva sui tessuti per ottenere lo scioglimento degli accumuli adiposi". Ogni seduta dura dai 20 ai 60 minuti, è indolore e ne servono due alla settimana per 4 settimane. Attualmente sia la carbossiterapia sia le tecnologie laser, rappresentano una valida alternativa ad interventi chirurgici invasivi, quali la liposuzione, che, anzi – spiega il Dottor Borriello – il più delle volte non serve in caso di cellulite, perché elimina solo gli strati di tessuto adiposo alterando la continuità del mesoderma con conseguente comparsa di avallamenti che possono peggiorare il problema.
Dr. Alfredo Borriello
Medico Chirurgo
Specialista in chirurgia plastica ricostruttiva - estetica
Dirigente Responsabile Unità Operativa Chirurgia Plastica Ospedale Pellegrini ASL 1 - Napoli
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