"In Sicilia i lavoratori interessati alla Cassa integrazione in deroga sono circa 130.000, 4.600 sono le pratiche esitate, ma solo 1.300 circa hanno ricevuto le somme previste. 1.300 su 130.000 vuol dire che siamo all'1%. – sintetizza Salvo Fleres, portavoce di Unità siciliana-LeApi- Vergogna! Invece di dire che va tutto bene, invece di pensare all'ennesima lottizzazione politica e burocratica e di inventarsi fantasiosi piani di rilancio, che non vanno oltre tre o quattro luoghi comuni, la politica siciliana farebbe meglio far funzionare bene la claudicante e vorace macchina amministrativa regionale, che sta affamando migliaia di cittadini.
La riforma della burocrazia intesa sia come apparato normativo, sia come strutture, sia come funzionari, rappresenta il primo obiettivo che qualsiasi amministrazione regionale, anche la più sgangherata che si possa immaginare, dovrebbe porsi con urgenza.
Eppure non sembrerebbe difficile da comprendere: riformare uffici, disposizioni e procedure non comporta maggiori costi, semmai li riduce, non aggrava gli oneri a carico dei cittadini e delle imprese e soprattutto attrae investimenti esterni.
Tuttavia, forse – conclude Fleres - ha un grave handicap: presuppone competenza, coerenza, coraggio e responsabilità, tutti ingredienti che non si trovano nemmeno di contrabbando."
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