Le frodi informatiche non restano impunite, come testimonia l'ultima operazione della Polizia Postale che ha portato all'arresto di tre truffatori nella provincia laziale.
Le forze dell'ordine sono sempre più impegnate nella lotta al crimine informatico e, senza fermarsi ai casi più eclatanti, vengono identificati e puniti anche i reati dei truffatori fai da te, confermando che ormai tutte le azioni compiute sul Web hanno conseguenze dirette sulla vita reale.
ESET Italia riporta i dettagli della capillare operazione che ha portato all'arresto dei due truffatori in flagranza di reato, grazie alla segnalazione della società sfruttata illegalmente dagli stessi malviventi.
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Nell'ambito delle attività investigative volte a contrastare il fenomeno del phishing e della frode informatica, personale del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni del Lazio ha arrestato tre uomini – E. M. di 22 anni, M. C. di 28 anni ed E. C. di anni 57 tutti nativi e residenti nella provincia di Frosinone – dediti alla frode informatica consumata attraverso una nota piattaforma di e-commerce.
L'operazione veniva avviata a seguito della querela presentata dal responsabile di una società attiva sulla citata piattaforma che, nel denunciare un'intrusione informatica, segnalava di aver fornito, suo malgrado, agli ignoti malfattori le credenziali di accesso al proprio account di vendita, inserite all'interno di una pagina clone di "login" che riproduceva quella originale.
Acquisito il controllo dell'account, i truffatori operavano "abusivamente" all'interno del medesimo, pubblicando falsi annunci di vendita di materiale informatico
– caratterizzati da prezzi particolarmente convenienti – e modificando i dati relativi al codice "iban" sul quale far confluire i proventi della condotta truffaldina, così traendo in inganno numerosi acquirenti.
La conseguente attività investigativa permetteva di identificare quali autori dei reati consumati i soggetti poi tratti in arresto, all'esito di un intervento pianificato sulla scorta delle risultanze di indagine: seguendo i trasferimenti del denaro provento delle truffe consumate, infatti, venivano identificati i soggetti responsabili degli illeciti, intercettati, in provincia di Frosinone, mentre tentavano di ritirate presso Uffici postali della citata provincia i proventi delle condotte truffaldine.
Nel corso dell'operazione e delle conseguenti perquisizioni, venivano rinvenuti sequestrati 16.000 euro in contanti; venivano inoltre sequestrati numerosi conti correnti postali su cui risultano ancora depositati circa 15.000.
La ricostruzione dell'attività delittuosa posta in essere, nel tempo, dai soggetti tratti in arresto ha permesso di riscontrare la consumazione di truffe che hanno consentito di realizzare un illecito profitto pari ad oltre 125.000 euro.
Gli esperti ESET consigliano a tutti la massima attenzione a eventuali offerte così vantaggiose da non sembrare vere, perché quasi sempre nascondono delle pericolose insidie e soprattutto di non fornire mai direttamente le proprie credenziali per l'accesso ai servizi Web onde evitare di cadere vittima di criminali attirati da facili guadagni.
Per ulteriori informazioni su ESET è possibile visitare il sito: https://www.eset.com/it/
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