COMUNICATO STAMPA 18 GENNAIO 2016
MIGLIORAMENTO GENETICO DI VARIETÀ DI VITE .
SERENA PELLEGRINO ( SI – SEL): DALL'UNIVERSITÀ DI UDINE LA RISPOSTA SCIENTIFICA OGM FREE!
NUOVI VITIGNI RESISTENTI ALLE PRINCIPALI MALATTIE, DRASTICA RIDUZIONE DI FITOFARMACI NELLE VIGNE, GARANZIE PER L'AMBIENTE E PER LA SALUTE DELLE PERSONE.
"Le nuove dieci varietà di vite, resistenti a peronospora e oidio, realizzate dall'Istituto di Genomica applicata dell'Università di Udine sono il miglior esempio di come si possa far fare un enorme balzo in avanti alla vitivinicoltura stando ben alla larga dalle pericolose incognite e lusinghe della progettazione ingegneristica di organismi geneticamente modificati."
Lo afferma la parlamentare Serena Pellegrino (SI- SEL) a margine del convegno svoltosi oggi a Udine su " Le nuove sfide della vitivinicoltura", iniziativa di UniUd e IGA per la presentazione dei risultati di 15 anni di studio e sperimentazione.
"Trovo decisiva, per cominciare ad attenuare gli effetti devastanti che l'agricoltura intensiva produce sull'ambiente, l'esperienza descritta oggi : impegnare la ricerca scientifica di altissimo livello per realizzare quello che nei secoli l'uomo coltivatore ha sempre fatto,cioè incrociare varietà per ottenere semi capaci di dar vita a piante resistenti alle malattie, alle condizioni climatiche e generose sul piano produttivo."
" Un progetto importantissimo, su cui la Regione FVg ha effettuato uno dei suoi migliori investimenti affiancata con lungimiranza da altri enti e da aziende private, e sul quale si sono i impegnati i nostri migliori ricercatori universitari."
" Il risultato ottenuto - conclude Pellegrino - ora si propone come motore di esperienze produttive innovative , dal vivaismo alla vitivinicoltura. Ci consegna inoltre ben due risposte concrete alle criticità esistenti, indispensabili per il futuro dell'agricoltura e dell'ambiente: la riduzione del peso insostenibile ( sul piano ambientale e su quello economico) dell'impiego di sostanze chimiche in agricoltura mantenendo i necessari standard produttivi e qualitativi e la garanzia di maggiori sicurezze per la salute delle persone, lavoratori del comparto agricolo, abitanti delle zone agricole e consumatori.
MIGLIORAMENTO GENETICO DI VARIETÀ DI VITE .
SERENA PELLEGRINO ( SI – SEL): DALL'UNIVERSITÀ DI UDINE LA RISPOSTA SCIENTIFICA OGM FREE!
NUOVI VITIGNI RESISTENTI ALLE PRINCIPALI MALATTIE, DRASTICA RIDUZIONE DI FITOFARMACI NELLE VIGNE, GARANZIE PER L'AMBIENTE E PER LA SALUTE DELLE PERSONE.
"Le nuove dieci varietà di vite, resistenti a peronospora e oidio, realizzate dall'Istituto di Genomica applicata dell'Università di Udine sono il miglior esempio di come si possa far fare un enorme balzo in avanti alla vitivinicoltura stando ben alla larga dalle pericolose incognite e lusinghe della progettazione ingegneristica di organismi geneticamente modificati."
Lo afferma la parlamentare Serena Pellegrino (SI- SEL) a margine del convegno svoltosi oggi a Udine su " Le nuove sfide della vitivinicoltura", iniziativa di UniUd e IGA per la presentazione dei risultati di 15 anni di studio e sperimentazione.
"Trovo decisiva, per cominciare ad attenuare gli effetti devastanti che l'agricoltura intensiva produce sull'ambiente, l'esperienza descritta oggi : impegnare la ricerca scientifica di altissimo livello per realizzare quello che nei secoli l'uomo coltivatore ha sempre fatto,cioè incrociare varietà per ottenere semi capaci di dar vita a piante resistenti alle malattie, alle condizioni climatiche e generose sul piano produttivo."
" Un progetto importantissimo, su cui la Regione FVg ha effettuato uno dei suoi migliori investimenti affiancata con lungimiranza da altri enti e da aziende private, e sul quale si sono i impegnati i nostri migliori ricercatori universitari."
" Il risultato ottenuto - conclude Pellegrino - ora si propone come motore di esperienze produttive innovative , dal vivaismo alla vitivinicoltura. Ci consegna inoltre ben due risposte concrete alle criticità esistenti, indispensabili per il futuro dell'agricoltura e dell'ambiente: la riduzione del peso insostenibile ( sul piano ambientale e su quello economico) dell'impiego di sostanze chimiche in agricoltura mantenendo i necessari standard produttivi e qualitativi e la garanzia di maggiori sicurezze per la salute delle persone, lavoratori del comparto agricolo, abitanti delle zone agricole e consumatori.
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