Cronaca di Milano
19 gennaio 2016
TRASPORTI: PREZZO PETROLIO CROLLA DEL 74% MA COMPAGNIE AEREE CONTINUANO AD APPLICARE TASSA PER ADEGUAMENTO CARBURANTE
PER PASSEGGERI MAGGIORE ESBORSO PARI A 4 MILIARDI DI DOLLARI SOLO NEL 2015.
CODACONS PRESENTA SEGNALAZIONE ALL'ANTITRUST AL FINE DI TUTELARE I CONSUMATORI
Nel 2015 il prezzo del petrolio è notevolmente diminuito, registrando un decremento del 74%. Tuttavia coloro che si apprestano ad utilizzare il trasporto aereo continuano ancor oggi a pagare la tassa per "adeguamento carburante", introdotta più di 10 anni fa dalle compagnie aeree.
Si tratta di un sovrapprezzo a carico dei viaggiatori, che oscilla tra i 25 euro e i 450 euro. Una spesa che dovrebbe essere indicizzata alle quotazioni del petrolio, ma che sembra essere utilizzata dai vettori aerei per adeguare i prezzi al rialzo, con un evidente danno per gli utenti.
L'International Air Transport Association (Iata) ha dichiarato che per il 2015 il maggior guadagno per le compagnie legato al minor costo del carburante sarebbe stato pari a 4 miliardi di dollari rispetto al 2014. Soldi che dovrebbero rientrare nelle tasche dei passeggeri aerei attraverso un abbattimento della "Fuel Surcharge", ma che in realtà vengono intascati dalle compagnie aeree attraverso il mantenimento della tassa.
Il Codacons ha deciso dunque di chiedere l'intervento dell'Antitrust, affinché apra una indagine per verificare se l'applicazione della tassa per adeguamento carburante a fronte del crollo delle quotazioni del petrolio, possa rappresentare una pratica illecita a danno dei consumatori, sanzionando pesantemente i responsabili.
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