NOTA STAMPA
Roma, 2 novembre 2015
PDL AFFETTIVITÀ IN CARCERE, ZAN (PD): "È NORMA DI CIVILTÀ PER TUTELARE CONIUGI E FIGLI DEI DETENUTI"
Dichiarazione del deputato Pd Alessandro Zan:
"Riscontro in diversi articoli della stampa nazionale che sono stati completamente stravolti i contenuti della pdl sull'affettività in carcere di cui sono primo firmatario e che domani inizierà il suo iter in commissione Giustizia alla Camera. Molti quotidiani riducono banalmente il tutto alla sessualità in carcere, ma questa proposta di legge prevede l'introduzione nel nostro ordinamento di una norma di civiltà già vigente nei principali Paesi europei: l'obiettivo è garantire infatti la continuità affettiva ai familiari dei detenuti, soprattutto ai coniugi e ai figli, che attualmente si vedono costretti a fare visita in carcere ai propri cari senza alcuna garanzia di riservatezza e in locali inadeguati, in presenza di molte altre persone. Non a caso domani, nel corso della prevista audizione via Skype dal carcere di Padova, i parlamentari della commissione Giustizia potranno ascoltare la testimonianza diretta della figlia e della sorella di un ergastolano. Non possiamo permettere che il regime carcerario, così come è attualmente strutturato, annienti l'affettività di queste famiglie, causando ulteriori sofferenze a non ha colpe"
Roma, 2 novembre 2015
PDL AFFETTIVITÀ IN CARCERE, ZAN (PD): "È NORMA DI CIVILTÀ PER TUTELARE CONIUGI E FIGLI DEI DETENUTI"
Dichiarazione del deputato Pd Alessandro Zan:
"Riscontro in diversi articoli della stampa nazionale che sono stati completamente stravolti i contenuti della pdl sull'affettività in carcere di cui sono primo firmatario e che domani inizierà il suo iter in commissione Giustizia alla Camera. Molti quotidiani riducono banalmente il tutto alla sessualità in carcere, ma questa proposta di legge prevede l'introduzione nel nostro ordinamento di una norma di civiltà già vigente nei principali Paesi europei: l'obiettivo è garantire infatti la continuità affettiva ai familiari dei detenuti, soprattutto ai coniugi e ai figli, che attualmente si vedono costretti a fare visita in carcere ai propri cari senza alcuna garanzia di riservatezza e in locali inadeguati, in presenza di molte altre persone. Non a caso domani, nel corso della prevista audizione via Skype dal carcere di Padova, i parlamentari della commissione Giustizia potranno ascoltare la testimonianza diretta della figlia e della sorella di un ergastolano. Non possiamo permettere che il regime carcerario, così come è attualmente strutturato, annienti l'affettività di queste famiglie, causando ulteriori sofferenze a non ha colpe"
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