Roma, 2 novembre 2015 – Dopo la Sicilia tocca alla Calabria: regioni sbriciolate dal maltempo, con infrastrutture e strade crollate, intere cittadine isolate, acquedotti devastati. Il tutto mentre appena venerdì scorso il sottosegretario all'ambiente Silvia Velo alla Camera insisteva che il governo aperto cantieri e stanziato fondi contro il dissesto.
Numeri che il M5S ha confutato uno per uno.
«La più grande opera pubblica immaginabile, la messa in sicurezza del Paese, con questo governo è una chimera – dicono i parlamentari M5S calabresi e i membri delle Commissioni Ambiente – Non solo, ma l'unico intervento arrivato, l'allentamento del patto di stabilità interno per interventi contro il dissesto, è previsto nel decreto economico sociale in discussione in questi giorni ma solo per alcune città del Nord. Mentre le varie leggi di Stabilità sono fatte apposta per distrarre i fondi della manutenzione e smistarli sulle varie promesse elettorali».
Luigi Di Maio ha preparato un emendamento per chiedere che l'allentamento del patto non sia esclusivo per le città indicate ma che sia esteso anche a tutto il Sud devastato e isolato dal maltempo.
«Milioni di euro di danni per il maltempo in poche ore – continuano i parlamentari M5S – chi pagherà? Bisogna intervenire subito per la messa in sicurezza del Paese, la stagione delle piogge è appena iniziata. E invece i ministri di questo governo insistono con mega impianti, mega infrastrutture, progetti che continuano a consumare suolo. È ora di invertire la rotta. E di farlo subito».
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