Napolitano Giorgio, con questa mia lettera le chiedo di recarsi a Palermo per deporre a quello che giornalisticamente viene denominato il processo sulla trattativa stato-mafia. Come lei ben sa gli imputati non sono stati ammessi nella sede privilegiata del Quirinale che lei ha scelto per l'udienza, alcuni di essi, tramite i loro legali, hanno già annunciato che proveranno a chiedere l'annullamento del processo per vizi di forma.
La sede naturale di tale processo è l'aula bunker dell'Ucciardone a Palermo, un luogo in cui in altre occasioni da Presidente della Repubblica si è recato, ad esempio per cerimonie sulla "legalità" come consuetudine per tanti sepolcri imbiancati, senza nulla obbiettare.
Indecorosa la scelta della sede del Quirinale anche per i costi che la trasferta del processo comporta.
Forte il sospetto che questa potrebbe essere solo un'altra manovra per tentare di salvarsi dal processo piuttosto che nel processo!
Ciò che le chiedo è un semplice atto di dignità che ad altri Presidenti come Pertini non sarebbe stato necessario chiedere.
Ivan Pipicelli
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