Dialoghi è il titolo della mostra presentata da Galleria 33 e Loft 52100 dal 5 settembre ad Arezzo.
Dialoghi è anche il titolo dell'opera simbolo della personale dell'artista Luigina Turri, che mette in relazione i due luoghi espositivi, due realtà dedicate all'arte. La galleria di via Garibaldi 33, nata nell'aprile 2013 e curata da Tiziana Tommei e lo spazio di design e arredamento di via Cesalpino 19, aperto il 5 aprile 2014 e gestito da Sara Mafucci. Due idee, prima ancora che ambienti, molto simili, che hanno inaugurato lo stesso giorno, ad un solo anno di distanza. Due progetti aperti alla creatività, al fermento culturale, alla capacità di inventare nuove soluzioni. Insomma, al passo con i tempi!
L'opera scelta quale immagine della mostra, oltre che ideale manifesto della messa in comunicazione dei due soggetti ospitanti l'evento, è pienamente parlante in seno al corpus e all'iter artistico della sua artefice, l'artista veronese Luigina Turri. Il punto di partenza è la materia: la sua sostanza, il suo aspetto, la consistenza, la forma e il colore. Turri prende ispirazione da ciò che la circonda e dai materiali. L'importanza della "matericità" è un aspetto che resta fondamentale alla definizione l'opera, intrinseco anche al piano concettuale. C'è poi un'altra questione che identifica il lavoro di questa artista: il linguaggio non figurativo. Turri mette insieme, utilizzando un lessico polimaterico, quello che è il suo vissuto, traendo i mezzi dal quotidiano, dalla natura. Attraverso forme astratte scrive note biografiche, appunti di vita. Tutte la sua produzione è pervasa da una contagiosa joie de vivre: giochi materici e cromatici, tecniche e arti eterogenee, convivono simbioticamente, dialogano senza contrasto.
Dialoghi è un'opera concepita per uno spazio sacro: l'altare di una chiesa. Il disegno originario prevedeva l'uso di materiali diversi, quali il ferro e il polistirolo, muovendo sempre dalla stessa scintilla: un modulo geometrico, compatto, lineare, potenzialmente reiterabile in infinite combinazioni, come una catena genetica. Ogni elemento è una cellula autonoma, che acquista nuovo corpo se messo in collegamento con un altro e questi con il contesto. L'oggetto di riferimento ufficiale è il rosario, ma quello che più emerge è la circolarità, non solo formale, ma del concept. Il filo di materiali diversi che caratterizza ogni singolo e la corda che coniuga in ensemble sempre nuovi ciascun elemento, come in una musica, rendono questa scultura dalla superficie grafica e pittorica e dal volume plastico e architettonico, un esempio di arte e design.
Vincitrice del Premio Ora 2014, con una mostra personale che inaugurerà il 6 settembre p.v. presso Epa - En Plein Air Arte Contemporanea a Torino, Luigina Turri avvia il suo percorso nel 2001 con un'incessante attività espositiva di personali e collettive, sia in spazi pubblici che privati. Tra le personali si citano: Interni e dintorni, Nervi, Genova, 2014, 2012; Palazzo Contarelli, Correggio, Reggio Emilia, 2013, 2010; Spazio Alzaia Naviglio Grande, Milano, 2013, 2012; Racconti tessuti, Palazzo Brusani Bolasi, Carpi, Modena, 2010; Dialogo materico, Ufofabrik Contemporary Art Gallery, Moena, Trento, 2010; id. Galleria Massella, Verona, 2009; Il colore non a caso, Galleria d'Arte Metamorfosi, Reggio Emilia, 2006; personale, Galleria San Francesco, Modena, 2003. Tra le collettive: Assisi Arte, Pinacoteca comunale, Assisi, 2013, Arte sul Naviglio, Milano, 2013; Paris, Forum de l'Investissement, Palais de Congrès, Parigi, 2010; Internazionale 2009 e 2010, Villa Gualino, Torino, 2009, 2010; Clean Art, Galleria Primo Piano Arte Studio, Vicenza, 2009; 1000 artisti a Palazzo, a cura di Luciano Caramel, Palazzo Arese Borromeo, Cesano Maderno, Milano, 2009; Collettiva d'arte contemporanea, Galleria La Girandola, Carpineto Romano, Roma, 2008; La luce si forma, Rocca del Boiardo, Scandiano, Reggio Emilia, 2006. Presente infine nelle fiere Immagina Arte in fiera, Reggio Emilia, 2012, 2010, 2006 e Kunstart, International Art Fair, Bolzano, 2010.
La duplice mostra si propone quale antologica dell'artista. Saranno esposte presso Galleria 33 una parte della più recente produzione di Turri: una serie di collage su carta nei quali l'artista è intervenuta con pennellate di colori ad acqua, tagli netti e strappi a conferire spessore e movimento ad una superficie ritmata da nuance e grafie. La carta, inoltre, è un materiale caro all'autrice, che ha alle spalle un lungo trascorso da disegnatrice scientifica, grafica e illustratrice. In visione tra le due sedi, sarà proposta una selezione di lavori che attraversano l'ultimo decennio di produzione dell'artista: dalle Cromie del 2005-7, alle opere di grande formato del 2007-10, fino alle piccole tele 20x20 cm del 2012.
La mostra Dialoghi di Luigina Turri inaugura venerdì 5 settembre alle ore 18 presso Galleria 33, in via Garibaldi 33 ad Arezzo, per proseguire alle ore 20 presso Loft 52100 in via Cesalpino 19. La personale dell'artista è visitabile fino al 20 settembre 2014 presso Galleria 33, aperta tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30, mentre resterà in corso fino al 5 ottobre nello spazio di via Cesalpino, con orario 16 – 20.
Sponsor tecnico del cocktail inaugurale è Baldetti, Produttore nella terra di Cortona, un'azienda fortemente legata al territorio e attiva da generazioni. Si trova in località Petraia, un paese a circa 300 metri sul livello del mare. Per l'occasione offrirà in degustazione Baldo, spumante Brut, e il vino bianco Chagré IGP Toscana. Per finire, Off Limits, selezione musicale by Mamo.
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