Comunicato del 25/02/2014
Relativo all'evento
Fiabe, fiabe filanti!
Del 27/02/2014 ore 17:00
a Pordenone, Auditorium Concordia
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Si fa festa in teatro
Ultimo appuntamento con la rassegna invernale di Ortoteatro
Festa di Giovedì Grasso a teatro: alle ore 17 all'Auditorium Concordia di Pordenone tutti in maschera per ridere e giocare insieme, con al termine dello spettacolo i classici crostoli della tradizione nella condivisione del Carnevale. La rassegna “Con i nonni a teatro” è una stagione di spettacoli pensati per consolidare il bel rapporto tra nonno e bambino, all'interno del più ampio cartellone invernale di “A teatro anch'io!”, entrambe realizzate da Ortoteatro con il sostegno della Provincia e del Comune di Pordenone.
Giovedì lo spettacolo manderà in scena i contastorie con musica dal vivo della compagnia Arrivano dal Mare. Il Fulèsta Sergio Diotti e Pepe Medri all’organetto diatonico e sega musicale da molto tempo desideravamo allestire uno spettacolo particolarmente “leggero”, capace di suscitare sorrisi e, perché no?, risate, stupore, incredulità. Come se fossimo in una bella festa di Carnevale e le parole volassero gioiose nell’aria come stelle di carta, filanti appunto. A partire da questo progetto, una raccolta di storie del “Fulèsta” (alias Sergio Diotti) si è incentrata pian piano attorno alla figura dello “sciocco”, personaggio prediletto di tante pagine di letteratura, teatro, poesia. “Sciòc, Zèmbal, Bagiàn, Batòcc, Dìsom, Ciocianèspol, Patalòc, Ziziplàc, Badulàz, Susinòn, Ucaròn e per finire… Cvajòn!”: con quanti termini fantasiosi la lingua romagnola nomina lo Sciocco (dal latino ex-sucum, senza sugo, senza sale in zucca appunto). La lingua italiana risulta un tantino meno affettuosa e si lascia andare spesso a epiteti offensivi (ve li lasciamo scoprire eventualmente da soli). La galleria di ritratti ha preso il via: dall’ingenuo che si fa domande apparentemente inutili (a proposito: perché tante favole cominciano con “C’era una volta un re?”); alla surreale filastrocca del “Pidocchio e la Pulce”, “must” della narrativa popolare secondo Italo Calvino; da Mingòn, lo scemo del villaggio, a cui tutte vanno storte, al minuscolo Zizarcì, in realtà ancor più furbo del già intraprendente Pollicino. Per finire con la favola dell’Oca, che …venite a scoprirlo a teatro!
La musica dal vivo, una caratteristica costante del loro repertorio, sottolinea il racconto e ne diventa anche protagonista con la leggenda, raccolta a Sorrivoli negli anni ’70, del musicista avido e senza senno che ha venduto l'anima in cambio del successo e da quel momento è costretto a suonare, suonare, suonare e il pubblico a ballare, ballare, ballare…
In questa produzione si alternano con ritmo veloce fiabe della tradizione romagnola, filastrocche, novelle, fiabe a catena partecipate, storie dove il mondo va all’incontrario, in un susseguirsi di sorprese e di divertimento.
Per un pubblico dai 5 anni in su, ingresso a pagamento.
Per ulteriori informazioni: www.ortoteatro.it
tel 0434-932725 cell 348-3009028
ORTOTEATRO Soc. Coop.
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