Visti i recenti sviluppi mediatici che ha avuto la querelle sul
pomodoro Pachino esplosa a seguito delle dichiarazioni rese in seno alla puntata del 3 febbraio 2011 della trasmissione "Bonta' loro" di Maurizio Costanzo, e che ha visto dure ed ingiustificate reazioni da parte di alcuni esponenti della politica nazionale, il conduttore Rai Alessandro Di Pietro, a chiarimento della sua posizione, ha reso la seguente dichiarazione che in integrale pubblichiamo cosiccome pervenuta dal suo ufficio stampa:
" Ribadisco la mia totale e convinta solidarieta' ai produttori agricoli del pomodoro
Pachino che nulla hanno a che fare con la criminalita' organizzata e in
special modo verso quelli del pachino IGP la cui filiera produttiva non
subisce alcuna interferenza sospetta. Nella puntata di "Bonta' loro" ho
soltanto detto che se i contenuti delle affermazioni del Procuratore della
Repubblica Pietro Grasso risultassero veri e fondati e se davvero il
pomodoro pachino costa 11 volte di piu' a causa delle infiltrazioni
mafiose sulla filiera, si dovrebbe fare simbolicamente e per un solo
giorno lo sciopero del pachino. I ministri e tutti coloro che si sono
sdegnati dovrebbero invece verificare se davvero la situazione e' quella descritta dal Procuratore Grasso e provvedere eventualmente a ripulire il
pachino da questi sospetti. Di Pietro si dichiara pronto " ad invitare in
televisione tutti i protagonisti della vicenda per fare chiarezza e per
promuovere ancor di piu' il pomodoro pachino come grande protagonista del
made in Italy agroalimentare".
Gianpaolo Costantino
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