Carlo Spinelli coordinatore romano del movimento Italia dei Diritti e candidato al consiglio regionale del Lazio con lista Civica Popolare Lorenzin rivela, per chi ancora non ne è a conoscenza, la legge che permette prestazioni sanitarie presso privati con il solo pagamento del ticket.
Roma 20 Febbraio 2018: Ci sono leggi che molti italiani ignorano, alcune delle quali molto importanti che è bene conoscere e Carlo Spinelli candidato consigliere alla regione Lazio per Civica Popolare Lorenzin e coordinatore del movimento Italia dei Diritti per la provincia di Roma parla del decreto legislativo 124/1998 che riguarda la sanità ed in particolar modo degli articoli relativi alle visite mediche ed esami strumentali a carico del SSN " E' bene sapere che i tempi delle liste di attesa per legge non devono essere superiori ai 30 giorni per quanto riguarda le visite ambulatoriali ed a 60 giorni per gli esami strumentali mentre nella nostra regione molto spesso ( nonostante i proclami del governatore uscente Nicola Zingaretti ) i tempi sono di gran lunga maggiori ed arrivano per alcune ASL e determinate prestazioni fino a 300 giorni di attesa . Esiste un DL precisamente il 124/1998 che prevede il pagamento e/o il rimborso da parte della ASL della prestazione sanitaria effettuata presso una struttura privata quando, in regime di urgenza, la stessa non può essere effettuata tramite il servizio pubblico entro i termini previsti. Per accedere al beneficio – prosegue Spinelli – bisogna inviare al Direttore generale della Asl di appartenenza una richiesta di prestazione in regime di attività libero professionale intramuraria. La richiesta deve contenere la specificazione della visita, indicazione dei tempi di attesa superiori al consentito, motivi di urgenza e la richiesta che il costo della prestazione sia sostenuto sia dalla Asl di appartenenza che dalla Asl dove si effettua l'esame richiamando la legge 124/1998 art. 3 commi 10 e 13. Nel caso in cui la richiesta non abbia riscontro prima che la visita venga effettuata – va avanti ancora Spinelli – va fatta una seconda domanda dove si richiede il rimborso della prestazione. Naturalmente le Asl andranno a coprire la differenza tra il costo della prestazione ed il ticket che invece rimane a carico del paziente a meno che lo stesso non sia in possesso si una esenzione. L'attività professionale intramuraria è svolta solo dai medici che, già dipendenti di strutture pubbliche, al di fuori dell'orario di lavoro svolgono a titolo privato la stessa attività avvalendosi degli spazi concessi dalle strutture stesse o in centri privati accreditati. Bisogna fare qualche passaggio burocratico e quasi sicuramente anticipare le spese vista la lentezza nell'evasione delle pratiche da parte delle strutture pubbliche, ma armandosi di santa pazienza ricorrendo alla prestazione privata intramuraria si riescono ad abbreviare i tempi di attesa senza ricorrere al pagamento della visita o dell'esame. Per qualsiasi denuncia o informazione sul tema – conclude Spinelli – non esitate a contattare il movimento Italia dei Diritti da sempre al fianco dei cittadini per la tutela dei propri diritti".
Ufficio stampa Italia dei Diritti Lazio
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