Roma, 8 dicembre – "Il Governo ha finalmente avviato le procedure per dichiarare lo stato di emergenza per le zone colpite dall'inquinamento da Pfas in Veneto così come richiesto da una nostra risoluzione depositata lo scorso maggio alla Camera e come ribadito nell'ambito di un incontro a Palazzo Chigi lo scorso 23 novembre tra una rappresentanza del Governo e una delegazione composta da portavoce 5stelle e cittadini". Lo rende noto il MoVimento 5 Stelle. "Una buona notizia che risponde alle istanze portate insieme con gli esponenti della società civile, quali il Comitato Mamme 'No PFAS', Roberto Castiglion, sindaco di Sarego, uno dei comuni maggiormente coinvolti dalla contaminazione, e la dottoressa Daniela Altera, esperta di tematiche ambientali, al tavolo con Palazzo Chigi, in seguito al quale, il Governo si è impegnato ad attivarsi anche per lo sblocco degli 80 milioni di euro per il progetto di bonifica dell'area contaminata e fornire così acqua potabile sicura alle popolazioni della cosiddetta 'zona rossa' – spiega Silvia Benedetti, deputata 5stelle in Commissione Agricoltura e componente della delegazione 'No Pfas' – Viene così ripagato l'impegno per sostenere la lotta dei cittadini sul territorio e in Parlamento. Si tratta di un primo, fondamentale, passo per riconoscere e affrontare un dramma ambientale e sanitario che finora ha colpito decine di migliaia di persone nella regione veneta ma che è di interesse nazionale visto che i Pfas sono particelle letali disperse nell'ambiente, nelle acque e nella catena alimentare e legate a filiere produttive (padelle, prodotti in pelle, tessuti antimacchia e impermeabili ecc.) presenti in tutta Italia. Ad oggi è noto infatti che i Pfas sono stati rilevati anche in altre regioni italiane. Ora l'obiettivo in tal senso è di prevenire l'emergenza e tutelare la salute pubblica nel rispetto del principio di precauzione", concludono i parlamentari 5stelle.
MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati
Ufficio Comunicazione
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