DONATI GLI ORGANI DEL BIMBO
LANCIATO DALLA FINESTRA DURANTE IL ROGO
UN ATTO DI VIOLENZA ISTITUZIONALE
Casella (Genova), brucia la casa nella notte, padre e madre con il bambino di 7 anni si calano/lanciano dalla finestra, nel tentativo di salvarsi. La mamma aveva chiesto aiuto ai vigili del fuoco. Quando i pompieri sono giunti sul posto hanno trovato i tre corpi a terra. Sono stati ricoverati in tre ospedali diversi.
Il bambino è stato dichiarato in cosiddetta "morte cerebrale" e i medici subito si sono approfittati di una madre ospedalizzata in condizioni gravissime con fratture ed ustioni, nonché sotto farmaci, per estorcerle la firma di donazione del figlio, dimostrando di essere soggetti senza anima. Certo non le hanno detto che l'espianto è praticato a cuore battente, da persona viva che ha perso la coscienza.
La legge 91/99 prevede, per i minori, che siano i genitori, quindi anche il padre, ad esercitare la potestà. "In caso di non accordo tra i due non è possibile procedere alla manifestazione di disponibilità alla donazione" del figlio minore. Il padre è in coma farmacologico, un padre in coma non può esprimere la propria volontà pur avendone il diritto, quindi per estensione i medici dovevano astenersi dal chiedere e dal prelevare gli organi e, se incapaci di salvare il piccolo Giuseppe, dovevano rispettare il suo diritto ad una morte senza l'ulteriore tortura dell'espianto.
Speriamo che, in qualità di moglie, debilitata com'è, non le estorcano anche la firma di "non opposizione" all'espianto del marito, qualora venisse dichiarato in morte cerebrale.
I trapiantisti non hano pietà, hanno solo fame d'organi.
Questa madre dovrà affrontare le complesse conseguenze della terribile tragedia, in primis quella firma per l'espianto, per essere caduta nel tranello della avidità istituzionale. L'hanno fatta firmare per scaricare su di lei la responsbailità dell'espianto. Vergogna, vergogna, vergogna.
Lega Nazionale Contro
la Predazione di Organi
e la Morte a Cuore Battente
www.antipredazione.org
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXXIII n. 8
28 Marzo 2017
E LA MORTE A CUORE BATTENTE
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
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www.CorrieredelWeb.it
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