COMUNICATO STAMPA ● 23 Dicembre 2014
FdI-An Rossano – Concessioni Trivellazioni Jonio: Occhiuto favorevole?
Rossano, 23/12/2014 ‒ Appello ai neo Consiglieri Provinciali espressioni dello Jonio
"Apprendo dalla stampa l'implicito parere favorevole del Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Occhiuto, al rilascio delle autorizzazioni finalizzate alle concessioni per le trivellazioni nello Jonio, viene spontaneo pensare che la mancata partecipazione al sit-in organizzato a Rossano per protestare contro il decreto "sblocca Italia" e sensibilizzare il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, on. Mario Oliverio, a impugnare in corte costituzionale alcuni articoli di detto decreto, sia frutto di certa disponibilità." Dichiara Ernesto RAPANI Dirigente Nazionale di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale.
"Rivolgo un appello ai Consiglieri Provinciali, continua RAPANI - espressione dello jonio, Lucisano di Rossano, Campolo e Bruno di Corigliano, ad esprimersi ufficialmente con regolare atto di Consiglio, così come già fatto dalla precedente amministrazione provinciale.
Penso sia doveroso ufficializzare la posizione di un Ente sovracomunale, con competenza in materia di osservazioni, che alla data odierna, purtroppo, non ha ancora espresso posizione. Non penso proprio che eventuali incidenti possano essere gestiti in sicurezza, così come auspica Occhiuto, al quale suggerisco di documentarsi sull'esplosione di piattaforme.
Nel mare del Messico per poter bonificare le acque, dopo l'avaria ai sistemi di estrazione degli idrocarburi, è previsto un periodo pari almeno a 50 anni; così come il recente incidente verificatosi in Israele che ha generato l'inquinamento del deserto.
Basterebbe recarsi nella vicina Basilicata per rendersi conto dei danni che stanno creando le "lavorazioni in sicurezza", dall'inquinamento delle falde acquifere, alla chiusura di 1.800 aziende agricole con conseguente perdite di posti di lavoro, allo spopolamento di 3.000 uomini l'anno, all'inquinamento delle acque del fiume Basento con la conseguente distruzione della flora e della fauna marina.
Siamo più che convinti – conclude RAPANI - che il nostro idrocarburo naturale è il mare. Per cui abbiamo il dovere di tutelarlo e salvaguardarlo e con lo stesso lavorare a tutela dei settori del turismo e della pesca."
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