Il processo di internazionalizzazione del Gruppo Enel, intrapreso ormai da una decina di anni, ha rivolto particolare attenzione ad alcuni mercati emergenti dalle enormi potenzialità, come quelli dell'est europeo e dell'America latina.
Del resto, l'allargamento a est è una necessità storica per l'Europa. Cosa di cui è ben consapevole anche il Gruppo Enel, già saldamente presente in Russia, Slovacchia, Romania, Grecia e Bulgaria, e che sta seguendo con attenzione l'evoluzione di altri Paesi, tra cui anche la Turchia.
La Romania, per fare un esempio concreto, dal punto di vista energetico è posizionata geograficamente in un'area strategica ed è ben dotata di risorse fossili e rinnovabili. È dunque di grande interesse per lo sviluppo delle attività core business del Gruppo Enel, che finora via ha investito oltre2 miliardi di euro, diventando il principale investitore estero nel settore elettrico.
Attraverso le società costituite in Romania (Enel Energia Muntenia ed Enel Energie, alle quali si è poi aggiunta l'acquisizione di Muntenia Sud) il Gruppo è presente fin dal 2005 nella vendita di energia elettrica, con una quota di mercato che è oggi prossima al 30%. Tuttavia, gli investimenti più importanti si sono avuti negli ultimi anni nel settore delle rinnovabili dove Enel Green Power può oggi vantare una capacità installata di circa 500 MW.
Proprio quelle rinnovabili sono state le tecnologie che negli ultimi anni hanno conosciuto il più rapido sviluppo nel Paese, con ricadute significative sul mix energetico romeno dove le fonti pulite hanno oggi notevolmente rafforzato il loro peso. Ma si tratta di un processo appena avviato, perché il potenziale sfruttabile nel settore delle rinnovabili (in particolare eolico, idroelettrico e biomasse), presenta ancora margini di straordinario interesse.
Gli investitori lo sanno bene e questo spiega il dinamismo in terra romena di diverse grandi imprese, tra cui Enel Green Power che per ora ha individuato soprattutto nel settore eolico la principale direttrice di sviluppo.
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