Comunicato stampa
TREMONTI ALLA LEGA?
“IN COERENZA CON IL FUNAMBOLISMO”
ROMA – “L’eventuale passaggio di Giulio Tremonti alla Lega confermerebbe quanto abbiamo scritto nella nostra biografia sull’ex ministro dell’Economia: è uno ‘Scilipoti d’antan’.
L’approdo alla corte di Bossi avverrebbe in coerenza con la biografia di un personaggio estremamente camaleontico, che ha già registrato una mezza dozzina di cambi di casacche: dai trascorsi giovanili da “comunista”, come l’ha bollato il fratello Pier Luigi, alludendo probabilmente anche agli articoli scritti sul Manifesto, fino alle ricche consulenze alla corte di Rino Formica e Franco Reviglio nel periodo craxiano e alla sfortunata candidatura con il Psi nel giugno 1983 quando racimolò 332 voti contro i 30mila di Aniasi e i 18mila di Pillitteri. Per poi avvicinarsi alla Rete di Orlando e ad Alleanza democratica, entrare in parlamento con la maglia di Mariotto Segni nel 1994 e salire sul carro di Arcore solo qualche settimana dopo, nonostante in campagna elettorale abbiamo rilasciato dichiarazioni non proprio esaltanti su Silvio Berlusconi. Insomma, il primo trasformista della seconda Repubblica. Ma ci sono anche le sue spregiudicate virate ideologiche raccolte nei numerosi libri che ha scritto o la contraddittorietà di alcuni provvedimenti da ministro”.
Ad affermare ciò sono il giornalista economico Giampiero Castellotti e l’economista Fabio Scacciavillani, autori di una biografia non autorizzata sull’ex ministro, “Tremonti, il timoniere del Titanic” (Editori Riuniti), uscita da qualche giorno nelle librerie. Al lavoro hanno collaborato una decina di noti economisti, da Andrea Fumagalli a Paolo Leon, i quali sottolineano soprattutto come l’ex ministro non sia ascrivibile alla loro categoria professionale essendo non un economista, ma un avvocato tributarista. Un’approfondita controlettura del Tremonti-pensiero (e della Tremonti-azione) per la quale sono occorse quasi cinquecento pagine.
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