Modificare la nuova disciplina del sistema di indennizzo diretto della Rc-auto, i cui decreti attuativi sono attesi entro aprile: è quanto chiedono gli autoriparatori della Cna, a tutela della libera concorrenza delle imprese del settore e della qualità del servizio reso all'utenza. Un appello che l'associazione piemontese ribadirà ad autorevoli esponenti di maggioranza e opposizione, a ridosso delle elezioni politiche il prossimo sabato 25 marzo, a Torino, nel corso di un convegno a cui parteciperanno il responsabile nazionale dell'Unione Cna servizi alla comunità, Ettore Cenciarelli, il coordinatore piemontese del settore carrozzerie Cna, Saverio Mercadante, il segretario provinciale della Cna torinese, Paolo Alberti.
Gli interlocutori saranno esponenti delle istituzioni: i sottosegretari, Roberto Cota e Maria Grazia Siliquini, e gli onorevoli Alberto Nigra ed Enrico Buemi. Secondo la Cna, la possibilità di ottenere il risarcimento diretto del danno di un sinistro da parte della propria compagnia di assicurazione farà venire meno, nei fatti, la libertà del consumatore di scegliere il proprio carrozziere di fiducia, andando così ad alterare il delicato rapporto tra l'automobilista danneggiato, il riparatore auto e la compagnia di assicurazione.
Il rischio è, insomma, la creazione di un vero e proprio cartello tra le compagnie di assicurazione che potranno decidere con quali carrozzerie vorranno avere rapporti, escludendo le altre. Non solo. Secondo Cna, a rischio è anche la qualità delle riparazioni effettuate: il servizio reso all'utenza sarà infatti minacciato da una pericolosa corsa agli sconti sul costo della manodopera. Alessio Stefanoni
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