Nostrini: "Le fusioni a freddo nazionali non siano ostacoli per le composizioni già in atto sui territori"
Italia del Futuro analizza i risultati emersi dalle ultime elezioni amministrative e si proietta alle comunali del 2024, con particolare attenzione ai territori modenesi. Secondo Davide Nostrini, presidente di Italia del Futuro, l'ultima tornata elettorale evidenzia il peso delle liste civiche: "Il 'campo largo' penso che al momento non abbia premiato la coalizione, mentre i pochi Comuni vinti dal centro-sinistra sono caratterizzati dalla presenza di liste civiche molto forti e molto strutturate sul territorio". Si parte da questo ragionamento e si guarda alle amministrative 2024, che vedranno Italia del Futuro presente su tutta la provincia di Modena: "I civici devono avere un ruolo fondamentale e non devono avere come unica utilità quella di contribuire a raccogliere voti alle elezioni – continua Nostrini -. Oggi il PD modenese guarda con attenzione ad un'alleanza strutturale con il Movimento 5 Stelle in provincia e noi non la escludiamo, però i risultati delle ultime amministrative ci dicono che i civici nel centro-sinistra hanno un ruolo straordinario per poter vincere". Altro aspetto da tenere in considerazione è la stabilità delle alleanze: "Le coalizioni hanno bisogno di percorsi lunghi anni per poter elaborare programmi ed essere capaci di lavorare insieme. Tutte le fusioni a freddo che arrivano dal nazionale devono essere sempre ben calibrate sul territorio e non rappresentare ostacoli alle composizioni già in atto, come il rapporto tra noi e il PD". Il terzo punto riguarda i programmi: "Penso che i cittadini vogliano una coalizione che si presenti con un candidato sindaco riconoscibile e capace di amministrare, ma soprattutto con un programma elettorale scritto e portato avanti dalla coalizione". In conclusione, la richiesta di un dialogo costante con la società civile: "Serve un grande tavolo di coalizione provinciale per parlare delle amministrative 2024 ed includere persone della società civile non come strumento per raccogliere voti il mese prima delle elezioni, ma per creare un percorso che dura nel tempo".
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