il responsabile nazionale all'ambiente e per la provincia di Roma del movimento Italia dei Diritti Carlo Spinelli neo nominato portavoce del movimento sul tema COVID-19 critica aspramente le polemiche dei politici delle opposte fazioni sulla gestione dell'emergenza ed invita tutti a fare fronte comune per la lotta al coronavirus.
Roma: In questo periodo di emergenza che il mondo intero sta vivendo, il movimento dell'Italia dei Diritti è stato pressoché silente intervenendo solo con alcuni post pubblicati sui profili social di alcuni suoi esponenti. Adesso però è giunto anche per il movimento fondato e presieduto dal noto giornalista romano Antonello De Pierro il momento di esporsi ed esporre le proprie idee su come combattere questa emergenza. E' stato nominato portavoce dell'Italia dei Diritti per l'emergenza da COVID-19 il responsabile nazionale all'ambiente nonché responsabile provinciale romano Carlo Spinelli che esordisce criticando aspramente il comportamento di alcuni politici che stanno sfruttando questo momento di dolore per fare propaganda elettorale sulle spalle di chi sta soffrendo e morendo :" Sono indignato per quello che sento uscire quotidianamente dalle bocche di alcuni politici in questo momento. Invece di fare fronte comune per debellare questo virus che sta invadendo i nostri corpi portando sofferenza e purtroppo in alcuni casi anche la morte, c'è chi ancora polemizza additando gli esponenti del governo, ed in particolar modo il Presidente del Consiglio quali colpevoli di non aver fatto abbastanza per arginare la diffusione del coronavirus. Se dovessimo fare un elenco degli errori commessi sulla gestione dell'emergenza, uscirebbe fuori un quadro raccapricciante che non ha colori politici ma che comprenderebbe governatori, sindaci ed amministratori di destra e di sinistra. Il 31 Gennaio – continua Spinelli – con pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del primo Febbraio, il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per il diffondersi di quella che a tutti gli effetti sarebbe divenuta di li a poco una pandemia, sono state allertate tutte le unita sanitarie, che sono gestite lo ricordo dalle regioni, e quindi doveva per tutti scattare lo stato di emergenza. Non si capisce però perché nell'ospedale di Alzano Lombardo il caso di coronavirus che ha visto come ignaro e sfortunato protagonista un anziano del luogo, sia stato trattato per 6 giorni come un normale caso influenzale con il paziente ricoverato in medicina generale; ancor più grave è il comportamento tenuto dalla ATS lombarda dopo l'ufficialità che il paziente era affetto da COVID-19, invece di chiudere l'ospedale a nuovi ricoveri e, soprattutto, ai visitatori, e magari riaprirlo dopo una sanificazione dei locali, si è pensato bene di proseguire a far entrare tutti dopo appena una mezza giornata di chiusura, creando così molteplici possibili untori del virus. Non solo ma nessuno si è preoccupato di tracciare visitatori e pazienti che durante la settimana hanno frequentato l'ospedale per metterli in quarantena. Così come nessun primo cittadino dei comuni limitrofi ad Alzano Lombardo ha avuto l'idea di chiudere i propri confini, ricordo che l'area è molto industrializzata e chiudere avrebbe significato un notevole danno economico, forse per questo si è pensato di andare avanti? E che ne pensa il governatore della Lombardia Fontana ( coalizione di centro-destra ), uno dei più accesi critici al governo Conte, di ciò? E cosa ne pensa sempre il sig. Fontana, della conferenza stampa da lui tenuta il 31 marzo per inaugurare il nuovo ospedale COVID-19 alla fiera di Milano in una sala affollata da decine e decine di persone, non ha forse creato un pericoloso assembramento? E cosa dobbiamo pensare di Giorgio Gori Sindaco di Bergamo ( a guida centro-sinistra ) che con lo slogan Bergamo non si ferma, ha invitato migliaia di persone a visitare la Città da lui governata nel week end del 29 Febbraio e 1 marzo addirittura agevolando l'uso del mezzo pubblico ( uno dei maggiori vettori di infezione ) istituendo un biglietto giornaliero di 1,50 euro? E cosa dire del governatore del Veneto Luca Zaia – va avanti ancora Carlo Spinelli – esponente leghista che prima ha criticato Conte per non aver compreso il Veneto tra le zone rosse ( dichiarazione del 4 marzo ) per poi contraddirsi e criticare successivamente Conte ( era l'8 Marzo ) quando ha dichiarato anche la regione da lui governata come zona rossa chiedendone lo stralcio? Non sembrano dichiarazione propagandistiche per mettere in cattiva luce quello che può essere un avversario politico? E possiamo elencare ancora molti degli errori commessi ma ci fermiamo qui, quello che ci premeva porre all'attenzione è che gli errori non hanno ne appartenenza ne colore politico ma possono essere commessi da tutti soprattutto perché il nostro Paese ha fatto da apripista nella gestione del virus nel mondo occidentale; Le notizie che arrivavano dalla Cina – prosegue il portavoce IDD – parlavano di una influenza un po' più aggressiva ed i numeri non allarmavano certo più di tanto se si pensa agli 80.000 contagi a fronte di una popolazione, quella cinese, di circa 1 miliardo e 400 milioni di persone, e di 3.200 morti ( pari al 4% dei contagiati ). L'Italia quindi, purtroppo a proprie spese e a quelle dei molti contagiati e deceduti, ha scoperto piano piano come poter intervenire per fronteggiare il contagio e combattere quella che solo il giorno 11 Marzo l'OMS ha classificato come una pandemia. Si è andati avanti quindi per step perché tutto quello che veniva fuori era nuovo, semmai gli altri Paesi, che già avevano l'esempio dell'Italia, hanno la grave responsabilità di aver sottovalutato il virus e adesso stanno pagando conseguenze ancora più gravi. Ma torniamo a noi – continua ancora Spinelli – è inutile adesso incolpare qualcuno sulla gestione dell'emergenza quindi diciamo basta a tutti quei politici che appaiono nei vari programmi di informazione e non dei media nazionali per ribadire che il governo sta sbagliando e che loro avrebbero agito diversamente, basta a quegli amministratori che si arrogano i meriti per aver fatto tutto da soli senza l'aiuto dello Stato, basta sparare cifre a caso su possibili miliardi di euro ( ma dove li troviamo ?) da destinare all'emergenza. Siamo d'accordo che forse si poteva fare meglio e di più soprattutto se, inizialmente, arrivavano informazioni più dettagliate circa la pericolosità e l'alta possibilità di contagio del virus ma adesso siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo remare tutti dalla stessa parte poi alla fine di tutto questo, si possono istituire le commissioni di inchiesta che si vogliono per verificare l'operato del governo, dei Presidenti di regione, dei Sindaci e di tutti coloro che hanno preso decisioni per fronteggiare questa emergenza, e se ci sono state negligenze chi ha sbagliato pagherà. Adesso però, e mi rivolgo – conclude Spinelli - agli onorevoli Salvini, Meloni, Tajani ( per Berlusconi) ai presidenti di regione e ai sindaci facciamo che basta con le polemiche, basta propaganda elettorale, basta sfruttare questa situazione per portare vantaggi alla propria figura politica, ci sono persone che soffrono, che stanno male e che stanno morendo, facciamolo per rispetto loro, uniamo le nostre forze e debelliamo questo mostro che si chiama COVID-19".
Ufficio stampa Italia dei Diritti
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