In 10 anni d’intensa attività, il consorzio Ecolight ha gestito ben 200 mila tonnellate di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), Pile ed Accumulatori: in ordine di importanza, i protagonisti della raccolta di rifiuti elettronici destinati al riciclo intelligente sono frullatori, ferri da stiro, cellulari, smartphone, lampadine fluorescenti, trapani, caricabatterie, telecomandi, pile, accumulatori.
Risale alla fine del 2007 il decreto ministeriale approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale che sanciva il principio “chi inquina paga” e fu proprio in quel periodo (gennaio 2008) che il consorzio Ecolight (costituito nel 2004) intensificò la sua colossale attività di smaltimento dei rifiuti elettronici.
Oggi, sono ben 1.700 le imprese di riciclo che fanno parte di questo consorzio, secondo sistema collettivo nazionale per quantità di riciclo e primo per numero di imprese consorziate.
I primi importanti risultati si sono avuti nel 2010, anno in cui entrò in vigore l’obbligo per i negozi di ritirare le vecchie apparecchiature elettroniche da clienti che acquistavano una nuova apparecchiatura simile: solo in quell’anno, Ecolight ha raccolto 16.000 tonnellate di RAEE servendo annualmente oltre 2.500 punti vendita.
Con l’avanzata della formula “Uno contro Zero” i consumatori hanno potuto consegnare RAEE di piccole dimensioni senza alcun obbligo di acquisto.
Ferri da stiro, frullatori e cellulari: la grossa fetta di riciclo RAEE di Ecolight
Ecolight è stato il primo sistema collettivo in Italia ad aver ottenuto le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001 e rappresenta il punto di riferimento della grande distribuzione (Gdo) trattando tutte le tipologie di RAEE.
I risultati raggiunti da Ecolight – che, in termini di quantità raccolte, vedono al primo posto frullatori, ferri da stiro e cellulari - hanno contribuito in modo significativo al recupero di ingenti quantitativi di materie prime e seconde nonché alla tutela dell’ambiente.
I piccoli elettrodomestici e rifiuti elettronici necessitano di un’attenzione costante e particolare in fase di recupero perché sono i più difficili da intercettare.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, la raccolta e gestione RAEE deve ancora migliorare ed ha bisogno di un maggiore impulso con l’obiettivo di raggiungere il 45% di raccolta. Per centrare questo obiettivo occorre un più forte coinvolgimento dei cittadini nel campo della differenziazione dei rifiuti elettronici ed il cosiddetto ‘open scope’ (previsto per agosto 2018) che darà modo di estendere il campo di applicazione della normativa RAEE includendo altri prodotti riciclabili.
Ferri da stiro ‘cestinati’: vecchio e nuovo, cosa cambia
I ferri da stiro sono risultati secondi (dopo i frullatori) in termini di quantità tra i rifiuti elettrici ed elettronici recuperati nella raccolta RAEE di Ecolight.
Questo fa pensare che esiste un enorme ricambio dei vecchi ferri da stiro (e frullatori) con modelli di nuova generazione.
Cosa è cambiato, negli ultimi anni, a livello tecnologico che ha spinto ad una notevole evoluzione nel modo di stirare?
Le nuove tecnologie, nel corso degli anni, si sono perfezionate per migliorare la vita delle persone.
Innovazione, elevate prestazioni tecnologiche, grande semplicità d’uso e, soprattutto, maggiore potenza da una parte e ferri da stiro eco-intelligenti (ecologici) dall’altra.
I modelli a serbatoio lasciano sempre più il posto ai modelli a caldaia con funzione Eco (per il risparmio energetico), piastre dotate di fori e punta penetrante per rendere la stiratura a vapore più rapida e precisa. I ferri da stiro a caldaia di ultima generazione diventano, oltretutto, sempre più silenziosi, scorrevoli, precisi e dotati di grande autonomia.
Nessun commento:
Posta un commento