"E' scorretto affermare che il metanodotto Snam attraverserà zone non a rischio sismico, perché nell'ultima Conferenza dei Servizi, tenutasi al Ministero dello Sviluppo Economico il 26 marzo, molti geologi hanno evidenziato come il progetto dell'opera preveda l'attraversamento della faglia attiva del Monte Morrone, mettendo seriamente a repentaglio la vita della popolazione residente". A dichiararlo la Cittadina al Senato del M5S Enza Blundo, replicando alla risposta del Vice Ministro De Vincenti ad una sua interrogazione in Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.
"Lascia sgomenti – continua la Cittadina penta stellata – il fatto che il Vice Ministro consideri non percorribile una modifica del tracciato del metanodotto, adducendo come motivazione quella dell'aumento vertiginoso dei costi di realizzazione dell'opera. La vita delle persone, anche di una sola persona, non dovrebbe valere più di qualsiasi cifra? "
"L'assenza di studi dettagliati e credibili sulla sismicità del territorio e la palese violazione della normativa sugli usi civici, che richiede una preventiva modifica della destinazione d'uso dei terreni sui quali verrebbe realizzato il metanodotto, sono solo due degli elementi che impongono lo stop ad un procedimento autorizzativo caratterizzato fin dall'inizio da inconsuete accelerazioni. Il Governo si attivi per dare concreta attuazione alla risoluzione approvata nel 2011 dalla Commissione Ambiente della Camera, avviando il prima possibile la concertazione per la modifica del tracciato. A tal proposito, ho consegnato a De Vincenti una lettera sottoscritta da tutto il Gruppo M5S, dalla Capogruppo Sel De Petris e dalle senatrici Pelino e Pezzopane – conclude Blundo.
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