Naysan
Mentre vivo questo periodo speciale dell'anno bahá'í, e mi unisco ai bahá'í di tutto il mondo,
ho riflettuto su quello che ho imparato dal digiuno nel corso degli anni.
ho riflettuto su quello che ho imparato dal digiuno nel corso degli anni.
La cosa principale che viene in mente è che, tuttora, nonostante l’abbia praticato ogni anno per gli ultimi 20 anni, non sono esattamente un virtuoso.
Ma forse questo è il punto. Essere “bravi a digiunare” vorrebbe dire perdere potenzialmente una significativa opportunità di metterci alla prova al fine di aiutare noi stessi a crescere e diventare esseri umani migliori - quello che, come bahá'í, siamo incoraggiati a fare ogni giorno. Bahá'u'lláh ha scritto:
Vi abbiamo ingiunto di digiunare per un breve periodo... badate di non privarvi di questa grazia stabilita nel Libro. Bahá’u’lláh, Il Libro più Santo, §16-17,p. 26
Quindi, forse non bisogna che diventi più facile, poiché non voglio essere privato di "questa grazia".
Ho sentito una volta una barzelletta che diceva "Il più grande svantaggio del digiuno è che rende deboli". Haha! Sì, è divertente, ho capito, ma in tutta serietà, divenire deboli è il punto, e il digiuno è una grande opportunità per esercitare e rafforzare quelli che mi piace definire i nostri "muscoli spirituali". Non ha senso pensare e parlare solamente di come abbiamo bisogno di lavorare per sviluppare qualità come “distacco” o “umiltà”, se non siamo in grado di metterci alla prova in reali situazioni quotidiane. Bahá'u'lláh dice:
Incombe ad ogni uomo d’intuito e comprensione di sforzarsi di porre in azione e tradurre nella realtà ciò che è stato scritto. - Bahá'u'lláh, Spigolature, § CXVII, p. 273
Così, quando siamo esausti, assetati e affamati, spesso diventa subito evidente su quali carenze o attributi abbiamo bisogno di lavorare, e possiamo guardare al digiuno come ad un periodo di tempo in cui, per 19 giorni, abbiamo l'opportunità di lavorare sul rafforzamento dei nostri "muscoli spirituali" in modo più concentrato e intenso.
Ho pensato che sarebbe stato interessante riflettere su quattro dei "muscoli spirituali" (o qualità) che il digiuno mi ha aiutato a rafforzare, e sono sicuro che anche molti di voi possono farvi riferimento.
1. Disciplina
Eh sì, non c'è dubbio su questo! Doversi astenere da cibi e bevande tra l'alba e il tramonto, mentre viviamo la nostra quotidianità, fare in modo di essere in piedi prima dell'alba ogni giorno per dire le nostre preghiere e mangiare, può essere difficile. Ma, come si suol dire 'non c’è affanno senza guadagno' giusto?
Bahá'u'lláh spiega chiaramente:
Sebbene esteriormente il Digiuno sia difficile e faticoso, tuttavia interiormente è generosità e tranquillità. La purificazione e l’addestramento sono condizionati e dipendono soltanto da quei rigorosi esercizi che sono conformi al Libro di Dio e sanzionati dalla legge divina…Tutto ciò che iddio ha rivelato è il diletto dell’anima. - Bahá'u'lláh, L'importanza della preghiera obbligatoria e del digiuno, §XVI, p. 10-11
'Abdu'l-Bahá ha anche spiegato:
La mente e lo spirito dell'uomo progrediscono quando egli è provato dalle sofferenze. Più la terra è arata, meglio si sviluppa il seme, più abbondante sarà il raccolto. Come l’aratro solca profondamente la terra, depurandola dalla malaerba e dai cardi, così la sofferenza e l’afflizione pongono l’uomo al di sopra delle meschine cose di questa vita mondana, e gradatamente egli arriva ad uno stato di completo distacco. Allora il suo atteggiamento in questo mondo sarà quello della felicità divina. L’uomo è, per così dire, immaturo: il calore del fuoco della sofferenza lo maturerà. Guardare il passato e vedrete che gli uomini più grandi hanno sofferto di più. 'Abdu'l-Bahá, La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá, p. 223
2. Distacco
Il digiuno sicuramente ci aiuta nella pratica del distacco. Non importa se uno è ricco, o povero, o una via di mezzo: l'attaccamento è una prova per tutti. 'Abdu'l-Bahá spiega nella seguente citazione:
I nostri sforzi devono essere diretti a distaccarci dalle cose del mondo, dobbiamo sforzarci di divenire più spirituali, più illuminati, di seguire i consigli degli insegnamenti divini, di seguire la causa dell’unità e della vera uguaglianza; di essere misericordiosi , di riflettere l’amore del più Eccelso di tutti gli uomini; cosicché la luce dello Spirito possa manifestarsi in ogni nostra azione, affinché tutta l’umanità sia unita, il mare tempestoso si calmi, e ogni burrascosa onda sparisca dalla superficie dell’oceano della vita, lasciandolo calmo e pacifico. -'Abdu'l-Bahá, La Saggezza di 'Abdu'l-Bahá, p. 104
E ancora, 'Abdu'l-Bahá esprime l'importanza del distacco in una preghiera:
O Dio, mio Dio! Colma per me la coppa del distacco da ogni cosa e nell’assemblea dei Tuoi splendori e doni, rallegrami con il vino dell’amore per Te. Liberami dagli assalti della passione e del desiderio, discioglimi dai lacci di questo basso mondo. 'Abdu'l-Bahá, Antologia, § 146, pp. 167-168
3. Gratitudine e servizio
Oh, quanto fa piacere bere un po d’acqua, e godersi un pasto dopo una giornata di digiuno! Persino qualcosa che normalmente non ci piace molto ha un sapore così buono!
Il digiuno sicuramente ci aiuta a provare un senso di gratitudine per ciò che spesso diamo per scontato, e ci aiuta a diventare più compassionevoli verso coloro che ne sono privi. Bahá'u'lláh ha scritto:
Ogni lode a Dio, Che ha ... ingiunto loro il Digiuno, sì che coloro che hanno mezzi si rendano conto delle tribolazioni e delle sofferenze degli indigenti. - Bahá'u'lláh, L'importanza della preghiera obbligatoria e del digiuno, §II, p.7
E sentirsi riconoscenti ha anche conseguenze positive: numerosi studi hanno dimostrato che un senso di gratitudine genera e incoraggia un comportamento generoso. C’è anche una serie di studi che sottolinea che il senso della gratitudine influenza anche la nostra salute fisica in modo positivo. Bahá'u'lláh dice:
Benedetto colui che nel calore generato dal Digiuno accresce il proprio amore e, con gioia e radiosità, si accinge a compiere degne azioni. - Bahá'u'lláh, L'importanza della preghiera obbligatoria e del digiuno, §XV, p. 10
4. Umiltà
Gli scritti bahá'í sottolineano l'importanza dell'umiltà:
Coloro che sono i beneamati di Dio, in qualsiasi luogo si riuniscano e chiunque incontrino, debbono mostrare nel loro atteggiamento verso Dio e nel modo di celebrarne le lodi e la gloria, tale umiltà e tale sottomissione che ogni atomo della polvere sotto i loro piedi attesti la profondità della loro devozione. La conversazione tenuta da queste anime sante dovrà essere informata a tali poteri che questi stessi atomi di polvere siano rallegrati dalla sua influenza. - Bahá'u'lláh, Spigolature dagli Scritti di Bahá'u'lláh, p. 10
A mio parere, con il digiuno impariamo il senso di umiltà in due principali modi:
Prima di tutto, il digiuno ci ricorda quanto vulnerabili e deboli siamo come esseri umani. L'umanità ha fatto tanta strada e ha progredito sia tecnologicamente che in tanti altri modi. Abbiamo imparato a cercare di domare la terra e il nostro ambiente perché ci servisse, quindi a volte è abbastanza facile dimenticare il Creatore e quanto vulnerabili siamo in realtà. Tuttavia, il digiuno fa emergere le nostre debolezze e può davvero metterci in ginocchio, ricordandoci rapidamente di quanto insignificanti e vulnerabili in realtà siamo. Bahá'u'lláh ha scritto:
L'umiltà innalza l’uomo fino al firmamento della gloria e del potere, mentre l’orgoglio lo sommerge negli abissi della spregevolezza e della degradazione. - Bahá'u'lláh, Tavole di Bahá'u'lláh, p. 59
In secondo luogo, a volte durante il digiuno, scivolo sorprendentemente in uno stato mentale di autocompatimento, e in un certo senso, comincio a vedermi come una vittima perché non posso mangiare e bere come tutti gli altri. A volte, invece, mi trovo nell’opposto stato d’animo, e comincio a inorgoglirmi del fatto che “io sono così duro” perché mi sto astenendo da cibo e bevande, mentre tutti quelli intorno a me li consumano. Patetico, lo so, ma il sentimento si rafforza quando tutti ti dicono: "Oh, io non so come fai! Non potrei mai farlo! Sei davvero forte!” Entrambi i sentimenti, naturalmente, vanno contro lo spirito del digiuno e riguardano l'ego. Shoghi Effendi spiega cos’è l'ego:
... il buio, animalistico retaggio che ognuno di noi ha, la bassa natura che può svilupparsi in un mostro di egoismo, brutalità, lussuria e così via. È questo ego contro cui dobbiamo lottare, o questo lato della nostra natura, al fine di rafforzare e liberare lo spirito dentro di noi e aiutarlo a raggiungere la perfezione. (Da una lettera scritta a nome di Shoghi Effendi ad un credente, 10 dicembre 1947)
Quindi il digiuno ci dà l'opportunità di combattere l'ego e rafforzare i nostri "muscoli spirituali”. So che ci sono molti più attributi in cui il digiuno ci aiuta, e sarebbe bello parlarne e sentire da voi come il digiuno vi ha aiutato personalmente in questo senso, quindi sentitevi liberi di condividerli nella sezione “Commenti” più sotto.
Chiudo lasciando tutti noi con questa meravigliosa citazione da una preghiera da Bahá'u'lláh:
Sia Tu lodato, o Dio, mio Dio! Questi sono i giorni nei quali hai ingiunto ai Tuoi prescelti, ai Tuoi amati e ai Tuoi servi di osservare il Digiuno, di cui hai fatto una luce per tutte le genti del Tuo regno. - Bahá'u'lláh, L'importanza della preghiera obbligatoria e del digiuno, §V, p. 20
Per leggere l'articolo in inglese:
Traduzione di Maria G.
Nilufar Gordon