COMUNICATO AGENZIA ECONEWS
Intercettazioni: " E' uno sfascio. Così si agevolano le mafie". Parla Nicola Gratteri, magistrato antimafia
"E' un grave errore di strategia contro le mafie. Anche se la limitazione investe i reati fine è ovvio che se devo indagare un mafioso, io non parto intercettando un capo mafia, parto sempre da gente quasi insospettabile. Voglio dire che le indagini sull'associazione a delinquere nascono indagando su reati minori". E' preoccupato il magistrato Nicola Gratteri, procuratore aggiunto a Reggio Calabria, da anni in prima linea contro la 'ndrangheta che ha più volte minacciato di ammazzarlo. In una intervista all'agenzia radiofonica Econews e al sito www.articolo21.info (citare le fonti), Gratteri spiega: "Voglio dire che le indagini sull'associazione a delinquere nascono indagando su reati minori. Porre queste limitazioni è un grosso vantaggio per le mafie, per le organizzazioni criminali".
Sulla composizione collegiale introdotta per autorizzare gli ascolti, aggiunge: "Quella è una follia. Ogni mattina io penso a questi pulmini che partono da Castrovillari, da Rossano, da Vibo per andare a Catanzaro per portare le richieste di intercettazioni al tribunale distrettuale di Catanzaro e anche per una proroga. Ma non portare solo la richiesta di 20-30 pagine, ma portare 20-30, 100 faldoni. Ci sono fascicoli composti da 180 faldoni. Portare ogni volta 180 faldoni da Cosenza a Catanzaro vuol dire una giornata, il giudice poi deve leggere e le carte devono tornare indietro. Siamo all'età della pietra, torniamo all'inchiostro e calamai. Nel 2010 dovremmo puntare all'informatizzazione. Dovremmo".
Sul costo delle intercettazioni, spiega: "Non è vero. L'intercettazione è il mezzo più economico e garantista che esista. Io se metto sotto controllo un telefono con 11 euro più iva, io per 24 ore conosco dove si sposta questa persona. Per avere lo stesso risultato devo fare un pedinamento con due,tre macchine e allo stato costa almeno 2-3 mila euro".
E infine,alla domanda, il governo rivendica successi nella cattura dei latitanti, Gratteri replica: "Cosa concretamente hanno fatto il ministro della giustizia e del ministro dell'interno? Me lo dice lei? Cosa hanno modificato dal punto di vista degli uomini a disposizione, da punto di vista normativo? Nulla. Gli arresti sono il frutto esclusivo del lavoro, del sudore di chi fa polizia giudiziaria, anche oltre le ore di lavoro previste, sapendo che le ore straordinarie saranno pagate solo in parte".
INTERVISTA completa su www.articolo21.info
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