20/09/2006
DAVIDE SCABIN ANCORA A NEW YORK
PER STARCHEFS INTERNATIONAL CONGRESS
UNICO CHEF ITALIANO ALL¹APPUNTAMENTO CONSIDERATO
DAI GOURMET DI TUTTO IL MONDO IL PIU¹ ATTESO EVENTO PROFESSIONISTICO
CULINARIO DELL¹ANNO NEGLI USA
Torino, 18 Settembre 2006. I gourmet della Grande Mela si preparano a
riaccogliere calorosamente Davide Scabin, il patron del ristorante
Combal.zero, sito all¹interno del Castello di Rivoli presso Torino, a pochi
mesi dalla sua acclamata partecipazione all¹evento benefico al Rockefeller
Center, ³Citymeals-on-Wheels², nel giugno scorso.
Il simposio newyorkese - 19-20 settembre - viene descritto come
l¹appuntamento con i maestri dell¹alta cucina più influenti e innovativi al
mondo; due giorni fitti di confronti, simposi e dimostrazioni di tecniche ed
esperienze culinarie uniche.
Davide Scabin, unico chef italiano invitato a tenere una presentazione,
rappresenterà quindi l¹Italia in quello che viene considerato uno dei più
importanti eventi mondiali del settore, con un intervento sul tema ³Il gusto
della forma®², che si terrà presso la sede del Congresso in Covenant House,
il 20 settembre alle ore 17.00.
L¹intervento di Davide Scabin partirà da ³Il gusto della forma®², per
passare al tema della serialità in cucina e alle innovative potenzialità
perseguibili attraverso l¹applicazione del concetto di design al mondo del
food.
- Quando parlo di Food Design dice Davide Scabin - mi riferisco a tutto
ciò che è design applicato al food, con l¹accortezza, tuttavia, che in
quest¹ambito non si può prescindere da alcuni elementi che derivano dal
fatto che parliamo di cibo e conseguentemente di gusto. Con il food design,
infatti, si agisce su due canali non separabili: da un lato il canale che si
occupa della progettazione di un gusto, dall¹altro il canale che attiene a
tutto ciò che ruota intorno al gusto, e quindi la fisiologia, l¹ergonomia,
il luogo e il modo con cui si assume il cibo.
³ Il gusto della forma® - afferma ancora Davide Scabin - identifica lo
strumento di ricerca che utilizzo nel mio processo creativo e si occupa di
tutto ciò che attiene la non conoscenza della nostra capacità di percepire e
assumere il piacere che è all¹interno di noi. Il punto di partenza della mia
ricerca è l¹analisi delle componenti di fisiologia, ergonomia e architettura
che compongono il gusto, baipassando - se necessario - la forma, che
suggerisce alcune scelte, anticipando il sapore dei piatti che spesso si
riferisce a modelli precostituiti.²
In particolare, l¹intervento di Davide Scabin si concluderà con la
presentazione di un progetto relativo alla percezione del gusto del sale:
una tipologia del tutto innovativa di sale in forma liquida che, a
percentuali di concentrazione diverse, può essere sparso sulla pietanza in
modo uniforme attraverso un particolare dispenser. Tale progetto dimostra
quanto un intervento di design applicato al food possa dare innovazione
anche alla materia più tradizionale - il sale appunto - rivelandone nuove
forme d¹uso.
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