Gentile collega,
iBarter ha siglato una partnership con BcNetwork portando le aziende iscritte al primo circuito di scambio multilaterale a oltre 700. L'obiettivo del circuito che propone il baratto moderno è adesso arrivare entro fine anno a mille imprese.
Nella foto in allegato: Marco Gschwentner, area strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito
Buona giornata
COMUNICATO STAMPA
Col baratto moderno crescono le opportunità per le aziende
Il circuito iBarter supera quota 700 iscritti
Il primo portale per lo scambio multilaterale online sigla una partnership con BcNetwork. «L’obiettivo è superare le mille realtà ed arrivare a scambi per un controvalore di oltre 3 milioni di euro»
Continua la crescita di iBarter: grazie alla partnership siglata con BcNetwork, salgono a 700 le aziende che aderiscono al primo portale italiano per il baratto multilaterale online. Partnership tutta piemontese - iBarter ha sede a Torino mentre BcNetwork è di Biella -, l’alleanza va a creare una piattaforma nazionale ancora più grande dove viene ampliato il raggio di azione e moltiplicate le opportunità. «Questa operazione conferma la grande attenzione che le aziende hanno nei confronti del baratto multilaterale nella consapevolezza che una rete sempre più estesa è in grado di amplificare le possibilità di crescita per tutti», spiega Marco Gschwentner, area strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito.
«Alla base c’è l’idea di fare rete: mettendosi insieme è possibile creare un maggior numero di opportunità per tutti coloro che utilizzano il portale», spiega Cinzia Gremmo, titolare di BcNetwork. L’operatività e il metodo di azione non cambiano: il meccanismo del baratto resta alla base di tutto. Ovvero, scambiare prodotti e servizi senza ricorrere all’utilizzo dell’euro. «L’unione di due circuiti porta inevitabilmente ad avere un circuito ancora più forte, dove i primi ad avere dei benefici sono proprio le imprese presenti all’interno del circuito».
Il concetto resta sempre lo stesso: scambiare beni e/o servizi secondo le proprie disponibilità ed esigenze. «È l’antichissima formula del baratto rivista però in chiave moderna. Oggi non c’è più la contestualità dello scambio, ma l’azione dello baratto viene regolamentata da una moneta complementare che è l’iBcredit», precisa Massimo Cirio, area marketing iBarter e tra i fondatori del circuito. «I vantaggi sono immediati: innanzitutto le imprese non sono costrette a mettere mano al portafoglio, ma utilizzano come merce di scambio i propri prodotti/servizi per l’acquisto dei beni di cui hanno bisogno. In secondo luogo, le aziende si ritrovano su un’unica piattaforma che ha il preciso scopo di creare una rete dedicata allo scambio, permettendo così di trovare nuovi fornitori e nuovi clienti. Ecco perché un circuito più ampio amplifica necessariamente i benefici per coloro che ne fanno parte».
Sotto il profilo strategico e di sviluppo industriale, iBarter fa un balzo del 30% dei propri aderenti confermando l’importante trend di crescita registrato negli ultimi anni, puntando così ad arrivare entro l’anno a superare le mille aziende iscritte e a raggiungere i 3 milioni di beni e servizi scambiati nell’anno.
Come funziona il circuito iBarter? Per ciascuna azienda che aderisce al sistema iBarter viene aperto un conto in crediti (iBcredit), come fosse un classico conto corrente bancario. Ogni azienda ottiene un fido commerciale, ovvero una disponibilità ad andare in negativo sul proprio conto in crediti per acquistare ancor prima di aver venduto i propri prodotti o servizi. Ciascuna azienda propone i propri prodotti o servizi sia mettendosi in contatto con altre aziende e presentando direttamente proposte. A ogni vendita o acquisto, il pagamento verrà effettuato in iBcredits, accreditati o addebitati sul proprio conto. L’unità di misura, ovvero la moneta complementare di iBarter, per semplicità nelle transazioni è equiparata all’euro: 1 iBcredit = 1 euro. Al momento dell’iscrizione, viene chiesta una fee di ingresso al circuito. Non attingendo alla liquidità aziendale e al credito bancario, il sistema permette non solamente di avere dei vantaggi finanziari, ma anche di essere un utile canale complementare di marketing. Oltre al fatto che le aziende si trovano a pagare - in parte o totalmente - con i loro prodotti o servizi. Il pagamento in crediti fornisce maggiori garanzie, riducendo il rischio di insolvenza perché è iBarter che autorizza la transazione e trasferisce gli iBcredits da un cliente a un altro, e il credito della vendita è immediatamente disponibile per essere speso presso altre aziende.
iBarter – prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online, iBarter nasce dall’intuizione di un gruppo di manager e professionisti nel 2010 per diventare operativa l’anno successivo. Il portale promuove lo scambio di beni e servizi per imprese e privati attraverso la moneta complementare dell’iBcredits sopperendo la richiesta di liquidità delle aziende e creando una rete di interscambio che favorisce l’acquisizione di nuovi clienti e l’aumento del fatturato. www.ibarter.com
Ufficio stampa iBarter: Eo Ipso
Info: Marco Parotti - 340 9665279 - mparotti@eoipso.it
Miriam Giudici - 346 3907608 - mgiudici@eoipso.it
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