Comunicato stampa
Cristian Taraborrelli firma le scenografie de l’elisir d’amore
per la regia di adriano sinivia.
Opera de monte-carlo, dal 21 al 28 febbraio.
dopo il grande successo all’opera di losanna
Arriva all’opera di monte-carlo
il meraviglioso, colorato, universo poetico con il quale
cristian taraborrelli interpreta il melodramma giocoso di donizetti.
Una chiave di lettura estetica, un’interpretazione dell’opera lirica
che è anche un omaggio al surrealismo. gala il 21 febbraio.
Spighe di grano e papaveri giganti, un’enorme ruota di trattore e un gigantesco bicchiere, quello dell’elisir, trasportato da una macchina nata dal bizzarro assemblaggio di una frusta per sbattere le uova, vecchie ruote di latta e altri oggetti: il giocoso, colorato, mondo bucolico creato dalle scenografie di Cristian Taraborrelli per L’Elisir d’amore animerà l’Opera di Monte-Carlo dal prossimo 21 febbraio, con l’attesa serata di gala.
Gli abitanti del villaggio e l’atmosfera rurale di uno dei capolavori di Donizetti, di certo una delle opere più amate del repertorio lirico, sono raccontati dalle scenografie di Taraborrelli con un linguaggio nuovo, secondo una nuova chiave di lettura estetica.
Le note vicende della bella Adina, del suo spasimante Nemorino, del sergente Belcore e dello scaltro Dulcamara, si svolgono tra elementi agresti di grandi dimensioni, in una trasposizione spaziale e dimensionale di ispirazione surrealista.
La ruota del trattore, ampia ben 9,5 metri, costituisce riparo per gli interpreti e le spighe di grano, che arrivano a un’altezza di 6,5 metri, sono flessibili ma resistenti tanto da essere “scalate” dagli acrobati che intervengono sul palcoscenico.
Il campo di grano e i papaveri diventano pennellate di colore che compongono quadri ariosi e dinamici, con le enormi fragole e lampadine multicolori che sono quasi una citazione pop.
Le scenografie di Cristian Taraborrelli interpretano così il carattere, l’inventiva e la vena di opera comica dell’Elisir, esprimendo a pieno titolo la “giocosità” del melodramma definita in partitura.
Grande creatività e brillante immaginazione, macchine sceniche e innovazione nel disegno dello spazio scenico di Taraborrelli: tornano alla mente le parole di André Breton - nel celebre “Manifesto del Surrealismo”, del 1924 - “La sola immaginazione mi rende conto di ciò che PUO' ESSERE”.
Questa scenografia è strettamente connessa con le mie passioni, una trasposizione spaziale e dimensionale di ispirazione surrealista” - ha dichiarato Cristian Taraborrelli - “Nelle mie realizzazioni, congegni e macchine sceniche sono frutto del lavoro di ricerca, sempre rispettando la musica, che nella lirica viene prima di ogni altra cosa”.
Si conferma, dunque, il lavoro di Taraborrelli nell’apportare un valore aggiunto alla produzione, sempre nel rispetto della musica e della lirica.
Anche in questo caso il gigantismo, che tanto affascina Taraborrelli, diventa un modo per amplificare e raccontare un sentimento, come già in “Luisa Miller”, andato in scena alla Malmö Opera, in Svezia, nel 2012, e nel “Macbeth” al Teatro alla Scala di Milano nel 2013.
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Cristian Taraborrelli sarà a Ginevra, al Théâtre Am Stram Gram, nel prossimo mese di aprile con la scenografia de Ventrosoleil, per la regia di Joan Mompart.
A maggio 2014 firma la scenografia de I due Foscari, per la regia di Stefano Vizioli, al Théâtre du Capitole de Toulouse.
Ulteriori informazioni ai seguenti link:
Sito personale: www.cristiantaraborrelli.net
Linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=55378648&trk=hb_tab_pro_top
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cristian_Taraborrelli
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Ufficio Stampa
Sestilia Pellicano
Tel 347 7227890
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