Comunicato del 12/08/2013
Relativo allo spettacolo
A veglia col Fulesta
del 15/08/2013 ore 17
a Barcis, cortile Palazzo Centi
Teatro per bambini a Barcis
Continua la rassegna estiva di Ortoteatro
Secondo appuntamento con la rassegna “Che figura!” Festival del Teatro di Burattini, Marionette, Ombre e Contastorie, organizzato da Ortoteatro in collaborazione con Provincia di Pordenone, Comune e Pro Loco di Barcis giovedì 15 agosto alle ore 17.00 nel Cortile di Palazzo Centi a Barcis, inserito all'interno della rassegna Musae - Percorsi Culturali in Provincia.
Con la Compagnia Arrivano dal Mare di Cervia assisteremo alla messa in scena dello spettacolo “A veglia col Fulesta”, con il Fulèsta Sergio Diotti e Pepe Medri all’organetto diatonico e sega musicale.
Ecco uno spettacolo capace di suscitare sorrisi e, perchè no, risate, stupore, incredulità.
Questa ennesima raccolta di storie del “Fulèsta” (alias Sergio Diotti) si è incentrata pian piano attorno alla figura dello “sciocco”, personaggio prediletto di tante pagine di letteratura, teatro, poesia.
“Sciòc, Zèmbal, Bagiàn, Batòcc, Dìsom, Ciocianèspol, Patalòc, Ziziplàc, Badulàz, Susinòn, Ucaròn e per finire… Cvajòn!”: con quanti termini fantasiosi la lingua romagnola nomina lo Sciocco (dal latino ex-sucum, senza sugo, senza sale in zucca appunto).
La lingua italiana risulta un tantino meno affettuosa e si lascia andare spesso a epiteti offensivi (ve li lasciamo scoprire eventualmente da soli).
La galleria di ritratti ha preso il via: dall’Ingenuo che si fa domande apparentemente inutili (a proposito: perché tante favole cominciano con “C’era una volta un re?”); alla surreale filastrocca del “Pidocchio e la Pulce”, “must” della narrativa popolare secondo Italo Calvino; da Mingòn, lo scemo del villaggio, a cui tutte vanno storte, al minuscolo Zizarcì, in realtà ancor più furbo del già intraprendente Pollicino. Per finire con la favola dell’Oca, che …
La musica dal vivo sottolinea il racconto e ne diventa anche protagonista con la leggenda, raccolta a Sorrivoli negli anni ’70, del Musicista avido e senza senno che ha venduto l'anima in cambio del successo e da quel momento è costretto a suonare, suonare, suonare… e il pubblico a ballare, ballare, ballare…
In questa produzione si alternano con ritmo veloce fiabe della tradizione romagnola, filastrocche, novelle, fiabe a catena partecipate, storie dove il mondo va all’incontrario in un susseguirsi di sorprese e di divertimento.
Ingresso libero.
Prossimi appuntamenti:
16/08/2013 Piancavallo
Teste nella tempesta
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