In questi momenti, davvero critici per la maggior parte delle piccole medie aziende italiane in epoca di coronavirus, può essere determinante preservare la propria liquidità finanziaria. Esistono infatti da tempo anche in Italia strumenti complementari che possono contribuire a sostenere il conto economico aziendale, spesso poco considerati dalla maggior parte dei nostri imprenditori. Si tratta dei sistemi di barter o "monete complementari", che consentono all' impresa di effettuare acquisti di beni e servizi non con denaro bensì barattando le proprie merci invendute o giacenze di magazzino.
Alcune soluzioni prevedono addirittura l'erogazione di vere e proprie linee di credito commerciale per favorire l'azienda ad effettuare gli acquisti necessari, rimandando successivamente la possibilità di compensare tali spese con le vendite dei propri servizi o merci.
Pionieri ed imprenditori coraggiosi hanno insistito nel tempo nella promozione di questa tecnologia nel nostro Paese, contro le avversità e le diffidenze dei più. "Lo scorso anno abbiamo scambiato merce per 170 milioni di euro, con circa 45 mila transazioni" replicava Marco Melega a Sergio Luciano in un'intervista ad Economy Mag lo scorso Luglio 2019. Melega detiene oggi una quota maggioritaria nel più grande circuito di moneta complementare italiano, fondato ed attualmente gestito da BEXB Spa. Anche Sardex, l'altro grande circuito sardo di imprese che hanno deciso di associarsi scambiandosi merci e servizi senza l'utilizzo del denaro, trova tanti riscontri raggiungendo migliaia di aderenti. Numeri importanti, seppur tuttavia non confortanti. La somma di questi due coraggiosi circuiti infatti non è ancora riuscita a raggiungere quella "massa critica" che consentirebbe davvero di impattare nell' economia italiana e favorire sensibilmente lo sviluppo delle piccole e medie imprese.
Oggi vi sono altre priorità è vero, la salute in primis. D' altra parte quale miglior momento acquisire consapevolezza, riflettere e cambiare abitudini, atteggiamento, approccio mentale. Attendiamo che questo brutto momento passi ed impegniamoci tutti per fronteggiare il contagio da COVID-19. Nel frattempo informiamoci e prepariamoci. Dobbiamo pensare a come riprogrammare la ripartenza delle nostre attività, che dovranno essere migliori di prima. In tutti i sensi.
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