La grande dote dell'Esquilino è che Arte e Cultura non sono imprigionate nei luoghi istituzionali, a volte un poco snob, ma nascono e crescono in mezzo alle persone: così il Mercato diventa un laboratorio d'arte contemporanea, i giardini di Piazza Vittorio un palcoscenico per la musica popolare, la torrefazione Ciamei una biblioteca e la sala Giuseppina del Palazzo del Freddo, in via Principe Eugenio 65, un caffè letterario.
Caffè letterario che venerdì 15 settembre, alle ore 19.00, muove i primi passi di una stagione intensa e appassionante con la presentazione della raccolta di racconti "La cosa marrone chiaro e altre storie dell'orrore" di Fritz Leiber, uno dei giganti della narrativa fantastica, edito dalla Cliquot, una giovane e audace casa editrice, che prende nome da Chevalier Cliquot,un mangiatore di spade di inizio Novecento, che si esibiva nei circhi in quelli che venivano definiti sideshow, spettacoli marginali rispetto all'attrazione principale; eppure, senza di questi, lo spettacolo sarebbe state ben più povero e noioso.
Fritz Leiber, attore di cinema, campione di schema e gran scacchista, è uno scrittore assai sottovalutato: sotto certi aspetti, con i suoi giochi metaletterari, il suo sguardo obliquo su trame e personaggi, il suo rendere concreti negli oggetti e nella realtà urbana gli abissi dell'inconscio, è un profeta non riconosciuto del postmoderno. Questo, virtù assai rara, non avviene a scapito della leggibilità delle sue opere.
Leiber, per quanto sperimenti e possa percorrere strade nuove, non perde mai di vista il vero obiettivo della Narrativa: catturare il lettore, per fargli esplorare, accompagnato dalle parole, nuovi mondi, che costruisce assieme al libro, rispecchiando in questo le vette e gli abissi del proprio animo.
Tali doti si mostrano in pieni nei racconti inediti de "La cosa marrone chiaro e altre storie dell'orrore", tra cui uno, il cui finale è ambientato proprio nei giardini di Piazza Vittorio, il cui ritrovamento è già di per sé un'avventura degna di essere narrata.
Ci guideranno, alla scoperta di Leiber, Federico Cenci, editore della Cliquot, che è una sorta di archeologo della Letteratura, perché la seziona e la setaccia, per riportare alla luce tesori dimenticati e Umberto Rossi, critico e giornalista letterario, grande saggio della fantascienza italiana.
Presentazione "La cosa marrone chiaro e altre storie dell'orrore" di Fritz Leiber
Venerdi 15 settembre ore 19
Palazzo del Freddo Fassi, Sala Giuseppina
Via Principe Eugenio 65
Ufficio stampa
Valeria Bilacioni presso Fassi
Emanuela Ciná
sury1980@gmail.com