I cittadini di Cori hanno confermato la loro sensibilità al tema dell'affido familiare, riempiendo la sala conferenze del Museo della Città e del Territorio in occasione del tavolo tematico 'Famiglia = Risorsa. Scommessa vinta o nuova sfida?' organizzato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e dai Servizi Sociali dell'Ente lepino, alla presenza di alcuni testimoni che hanno già esperienza con questo istituto. È stato presentato il Progetto 'Spazio Affido', promosso dal Distretto Socio Sanitario LT/1 e dai Servizi Sociali dei Comuni di Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca Massima. L'iniziativa è finanziata dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con la Asl Latina 1 e gestita dalle cooperative sociali Astrolabio e Cotrad.
Sono intervenuti il Sindaco Tommaso Conti e l'Ass.re alle Politiche Sociali Chiara Cochi; il prof. Fabio Bassoli, psichiatra co-direttore di ISCRA – Istituto Modenese di Psicoterapia Sistemica e Relazionale; la dott.ssa Barbara Bononi, referente distrettuale del progetto 'Spazio Affido'; il dott. Pio Maria Federici, Presidente della Cooperativa Sociale Astrolabio; Don Paolo Spaviero, docente dell'Istituto Teologico 'Leoniano' di Anagni; la dott.ssa Irene Notarfonso, Consigliere dell'Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio; l'avv. Pasquale Lattari, Responsabile del Settore Legale del Consultorio familiare diocesano di Latina; la dott.ssa Elena Merluzzi, Assistente sociale del Servizio Sociale Professionale del Comune di Cori. Il Dirigente dell'Istituto Comprensivo Statale 'Cesare Chiominto', il dott. Luigi Fabozzi, ha ritirato la targa e la telecamera digitale consegnata al 'Chiominto' come segno di riconoscimento per la collaborazione e partecipazione dello scorso anno alle attività educative e didattiche distrettuali del progetto 'Spazio Affido'. Gli studenti, che hanno realizzato i lavori artistici, hanno ricevuto una pen drive.
L'affidamento familiare è un intervento di protezione del minore e di aiuto alla famiglia d'origine tramite l'accoglienza temporanea in un'altra che ne assicura il mantenimento, l'educazione, l'istruzione e le relazioni affettive in attesa che l'originaria superi le difficoltà e sia nuovamente in grado di accoglierlo. Possono offrire la propria disponibilità: famiglie, coppie, singoli. Non sono previsti limiti di età. In base alle differenti esigenze del minore e alla specifica situazione di disagio della famiglia di origine, l'affidamento può essere a tempo pieno o "residenziale" (il minore vive in maniera continuativa presso la famiglia affidataria per un periodo massimo di 24 mesi) oppure a tempo parziale o "diurno" (il minore trascorre presso la famiglia affidataria il giorno o parte di esso, ma alla sera torna a casa dai suoi genitori).
Tra gli obiettivi principali di 'Spazio Affido' c'è la promozione della cultura dell'affido familiare e la formazione dei soggetti a vario titolo coinvolti. A tal fine nelle prossime settimane si inizieranno una serie di macro azioni, a cominciare dal percorso di sostegno/aggiornamento professionale rivolto alle/agli insegnanti con la finalità di approfondire tematiche relative ai bambini in affido familiare accolti a scuola e due percorsi formativi rivolti alle sia famiglie affidatarie che a quelle aspiranti. A seguire verranno costituiti gruppi di parola e confidenza per i bambini e i ragazzi adolescenti in affido. Il progetto si concluderà con una rappresentazione teatrale sull'affidamento familiare e la premiazione logo testimonial che meglio graficamente descrive il senso dell'affido, realizzato dai ragazzi delle scuole che hanno aderito.
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