Nonostante la crisi economica l'attenzione al benessere psico fisico, alla cura del proprio corpo, alla prevenzione delle malattie, sta prendendo sempre più piega nella popolazione italiana.
Per rispondere a questo trend crescente le aziende farmaceutiche in modo costante si sono specializzate nella vendita di integratori per l'alimentazione; i dati di questo mercato conta circa quasi 158 milioni di confezioni vendute da agosto 2012 ad agosto 2013 in farmacia e parafarmacia (+3,7% da agosto 2011, ma +4,3% negli ultimi 12 mesi). Superiore l'incremento di valore del mercato, che supera i 2,2 miliardi di Euro (+5,5 % nel biennio 2011-2013, ma +5,8 % negli ultimi 12 mesi), a fronte di un lieve aumento del prezzo al pubblico per confezione: in media 13,60 euro nel 2011, 13,90 euro nel 2012, 14,30 euro oggi.
Le rilevazioni fatte da istituti di ricerca scientifica hanno fatto emergere come questo atteggiamento del prendersi cura di sé piaccia agli Italiani e mostra l'esistenza di grandi opportunità per le aziende del settore, che tra l'altro sono anch'esse in crescita: erano 372 nel 2009, sono 511 oggi, quelle con un fatturato di almeno 250mila euro in questo settore.
Lo scenario che si apre è di grande opportunità per tutte le aziende farmaceutiche. In tal modo il concetto della prevenzione primaria inizia a modificarsi nella cultura italiana: attraverso la corretta alimentazione, lo stile di vita e, quando necessario, l'integrazione, in buona pratica quotidiana, grazie al supporto di medici e farmacisti.
Innanzitutto, mostra come i più gettonati siano gli integratori per l'apparato gastro-intestinale, al primo posto per i consumi (il 27% tra tutti quelli venduti in Italia) e al cui interno spopolano i probiotici, che rappresentano il 57% dei prodotti acquistati in questo segmento, e quelli multivitaminici e di sali minerali (1 su 4 dei venduti).
Questi due sono settori nei quali ha maggiore peso hanno la comunicazione e la pubblicità, cioè strumenti che sono in grado di influenzare e spostare i consumi. Questo è un tema particolarmente importante, perché se è vero che gli integratori non sono farmaci, ossia non curano, ma favoriscono il ripristino del normale stato fisiologico dell'organismo, è sempre bene non abusarne; consultarsi con il proprio medico o il proprio farmacista, per scegliere l'integratore più adatto alla propria situazione, è sempre raccomandabile.
Il diffondersi degli integratori alimentari si pone all'interno di una nuova visione del concetto di salute. Infatti iI trend sui consumi mostrano lo sviluppo degli atteggiamenti di un Paese; la ricerca spasmodica del benessere psichico e della perfetta forma fisica da parte di un numero crescente di italiani sono espressione di una nuova visione della salute intesa non più come prevenzione o cura delle malattie, ma come attenzione allo stato di benessere della persona in senso complessivo attraverso la crescita delle potenzialità di una persona nel raggiungere la serenità interiore.
I dati confermano questo trend: molti italiani hanno abbracciato questo modo di pensare, ponendo una crescente attenzione al benessere corporeo attraverso la pratica di attività sportive, visite mediche regolari, il consumo di prodotti coltivati biologicamente o effettuando brevi e ripetuti periodi di vacanza.
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