Tratto da: http://linterruttore.wordpress.com/2012/09/21/la-tecnologia-di-enel-green-power-al-servizio-del-mini-idroelettrico-mondiale/
Il mini-idroelettrico: una tecnologia in grado di produrre elettricità attraverso impianti di piccola taglia con scarso impatto sul territorio, destinata a crescere di quasi il 35% rispetto al 2011. Ad affermarlo è una recente ricerca redatta dalla Global Data, società specializzata in ricerche di mercato, dal titolo "Small Hydropower (SHP) – Installed Capacity, Levelized Cost of Energy (LCOE), Competitive Landscape, Opportunity and Key Country Analysis to 2020". Una tecnologia in cui Enel Green Power è leader in ambito internazionale, forte anche della lunga esperienza del Gruppo Enel nell'idroelettrico. EGP gestisce 288 centrali mini-idro, con una capacità installata di 1.511 MW in Italia e di 1.029 MW distribuiti tra Spagna, Grecia, Stati Uniti, Messico, Guatemala, Costa Rica, Panama, Cile e Brasile. Complessivamente, gli impianti mini-idro di EGP garantiscono una produzione annuale di oltre 11 miliardi di kWh.
L'obiettivo di Enel Green Power è incrementare la sua presenza nei Paesi ricchi di questa risorsa, selezionando progetti innovativi.
L'Amministratore delegato di EGP, Francesco Starace, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto mini-idro di Sparone, ha sottolineato "l'impegno di Enel Green Power nel sostenere la crescita del mini-idro in Italia e non solo. Non ci sono impianti troppo piccoli, perché abbiamo ora un'organizzazione e tecnologie adatte a qualsiasi taglia".
Secondo l'ultimo rapporto GlobalData, la capacità idroelettrica installata nel mondo è passata da 896.9 GW nel 2006 a 1,072.1 GW nel 2011, e dovrebbe raggiungere i 1.443 GW entro il 2020. I piccoli impianti idroelettrici sono diventati una soluzione interessante: la tecnologia del mini-idroelettrico consente infatti l'utilizzo di strutture di dimensioni molto minori rispetto ad una diga normale, che garantiscono un basso impatto ambientale e paesaggistico, richiedono minori investimenti e hanno ridotti costi operativi e di manutenzione, oltre a fornire un contributo non trascurabile alla copertura della domanda elettrica. Inoltre possono essere gestiti anche da piccole comunità, nonché integrati in un uso plurimo ed equilibrato della risorsa acqua.
Il mini-idroelettrico: una tecnologia in grado di produrre elettricità attraverso impianti di piccola taglia con scarso impatto sul territorio, destinata a crescere di quasi il 35% rispetto al 2011. Ad affermarlo è una recente ricerca redatta dalla Global Data, società specializzata in ricerche di mercato, dal titolo "Small Hydropower (SHP) – Installed Capacity, Levelized Cost of Energy (LCOE), Competitive Landscape, Opportunity and Key Country Analysis to 2020". Una tecnologia in cui Enel Green Power è leader in ambito internazionale, forte anche della lunga esperienza del Gruppo Enel nell'idroelettrico. EGP gestisce 288 centrali mini-idro, con una capacità installata di 1.511 MW in Italia e di 1.029 MW distribuiti tra Spagna, Grecia, Stati Uniti, Messico, Guatemala, Costa Rica, Panama, Cile e Brasile. Complessivamente, gli impianti mini-idro di EGP garantiscono una produzione annuale di oltre 11 miliardi di kWh.
L'obiettivo di Enel Green Power è incrementare la sua presenza nei Paesi ricchi di questa risorsa, selezionando progetti innovativi.
L'Amministratore delegato di EGP, Francesco Starace, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto mini-idro di Sparone, ha sottolineato "l'impegno di Enel Green Power nel sostenere la crescita del mini-idro in Italia e non solo. Non ci sono impianti troppo piccoli, perché abbiamo ora un'organizzazione e tecnologie adatte a qualsiasi taglia".
Secondo l'ultimo rapporto GlobalData, la capacità idroelettrica installata nel mondo è passata da 896.9 GW nel 2006 a 1,072.1 GW nel 2011, e dovrebbe raggiungere i 1.443 GW entro il 2020. I piccoli impianti idroelettrici sono diventati una soluzione interessante: la tecnologia del mini-idroelettrico consente infatti l'utilizzo di strutture di dimensioni molto minori rispetto ad una diga normale, che garantiscono un basso impatto ambientale e paesaggistico, richiedono minori investimenti e hanno ridotti costi operativi e di manutenzione, oltre a fornire un contributo non trascurabile alla copertura della domanda elettrica. Inoltre possono essere gestiti anche da piccole comunità, nonché integrati in un uso plurimo ed equilibrato della risorsa acqua.
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