Italia. Il Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria, sul sito del Ministero della Giustizia, ha pubblicato le statistiche riguardanti i dati della popolazione detenuta nelle carceri italiane. I dati si riferiscono al periodo di detenzione fino al giugno 2007.
Risulta un dato eclatante, dai media sottaciuto. In carcere vi sono più detenuti presunti innocenti, che detenuti condannati con pena definitiva. Altresì, la maggior parte dei detenuti è povera e di bassa scolarizzazione. Dalle inchieste svolte dalla Associazione Contro tutte le Mafie, riscontrabili sui siti www.associazionecontrotuttelemafie.org e www.malagiustizia.eu , alla voce "INGIUSTIZIOPOLI", si dimostra che vi è una sistematica opera di lesione del diritto di difesa, con l'impedimento ad una adeguata difesa e con gli intralci all'accesso al gratuito patrocinio. Di contro alla voce "INSABBIAMENTOPOLI" si dimostra l'opera di insabbiamento di procedimenti a carico di chi il carcere lo merita davvero. Oltremodo, l'inefficacia delle agenzie di lavoro pubbliche e private, impedisce il reinserimento e la reisocializzazione dei scarcerati. A questo punto non c'è indulto che tenga. Per necessità si ricade nella reiterazione dei reati.
Si auspica la promulgazione della legge del "CONTRAPPASSO": ai Magistrati e ai giustizialisti si farebbe provare lo stato di detenuto innocente; ai politici si farebbe provare lo stato di cittadino bisognoso e inascoltato.
Dr Antonio Giangrande Presidente ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE
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