TERREMOTO E DNA
Il terremoto del 1908 potrebbe avere mutato il DNA della popolazione dello Stretto; nei siciliani il DR11, una porzione importante del DNA, ha una distribuzione fortemente eterogenea e presenta nella popolazione di Messina, secondo i dati della Banca Regionale del Cordone Ombelicale, una frequenza elevata non giustificabile in base alle classiche leggi della genetica. Potrebbe essere stato l'evento catastrofico del 1908 a determinare, attraverso la liberazione di un gas, il radon, tali modifiche del DNA? Per dare risposta a questa ipotesi è stato avviato un progetto di ricerca scientifica che verrà presentato, nel corso di una conferenza stampa, venerdì 27, alle ore 10,30, nella sala Giunta di Palazzo Zanca dal sindaco, Francantonio Genovese, dall'assessore alla sanità, Francesco Squadrito e dall'assessore Angela Bottari, delegato all'Evento Messina 2008. Del gruppo di ricerca che si occuperà della sperimentazione, fanno parte i dottori L. Ciaccio ed M. Gesù della Banca Regionale del Cordone Ombelicale; il prof. M. Tosi, docente di Paleontologia dell'Università di Bologna; il prof. P. Villari dell'Istituto di Archeologia Sperimentale di Genova; il prof. A. Billi dell'Università di Roma; il prof. D. Falcone docente di Metodologie della Ricerca Archeologica dell'Università di Messina; il dott. F. Italiano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; il dott. F. Vitale direttore dell'Area di Biologia Molecolare dell'IZS Sicilia; il prof. A. Coppa docente di Antropologia dell'Università "La Sapienza" di Roma; il prof. C. Crinò docente di Medicina Legale dell'Università di Messina e gli Ufficiali del R.I.S. Di Messina, P. Romano e S. Schiavone. Il team di studiosi richiederà la riesumazione di circa 250 salme di persone decedute prima dell'evento catastrofico, per condurre le opportune ricerche sul DNA.